Canon Eos M, recensione e primi scatti
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Canon Eos M, recensione e primi scatti

La prima mirrorless della casa giapponese? Una macchina divertente e facile da usare, che piacerà senz’altro a tutti coloro che fino a ieri scattavano con l’iPhone e Instagram. Ma non solo

Se mi chiedessero di riassumere in una sola parola le mie prime impressioni sulla nuova Canon Eos M , non avrei dubbi: direi "divertente". Non saprei come definire altrimenti una macchina compatta, facile da usare e che ti permette di giocare in modo creativo con inquadrature, effetti, giochi di luce.

Divertente, intendiamoci, non significa leggera, frivola, disimpegnata. Stiamo pur sempre parlando di una macchina costruita sulla base di un sensore Cmos Aps-C da 18 megapixel abbinato a un processore Digic 5. Il cuore insomma, è più o meno lo stesso della Eos 650D (e anche il prezzo purtroppo).

Ma l’identità è completamente nuova, diversa. La Eos M è una macchina che strizza l’occhio a tutti coloro che non hanno tempo, voglia e braccio per portarsi appresso un attrezzo del calibro di una reflex ma non per questo vogliono rinunciare ai complimenti degli amici e dei parenti quando mostrano i propri scatti in casa o sui social network.

Una macchina perfetta dunque per chi vuole aprire la confezione e – dopo un secondo – iniziare a scattare senza bisogno di leggere istruzioni o smanettare troppo sulle impostazioni. Basta ruotare la ghiera in automatico (Intelligent A+) o tutt’al più settare la macchina in modalità semi-auto (con priorità dei diaframmi, ad esempio) per essere subito nel centro della scena.

Ma non solo. Siamo di fronte – forse – alla prima vera mirrorless che ha messo a fuoco le esigenze di tutta quella frangia di fotoamatori che fino a ieri usava l’iPhone o qualsiasi altro smartphone e che oggi vorrebbe confrontarsi con un attrezzo più serio. Magari giocando con tutti quegli effetti creativi (art bold, acquerello, bianco e nero granuloso, messa a fuoco morbida, toy-camera, miniatura, fish-eye) che ha imparato a conoscere su Instagram e che oggi – visto anche il dilagare dei social network - sembrano dettare i canoni del gusto fotografico.

Il vantaggio, scattando con la Canon Eos M, è che il filtro non prevarica quasi mai sullo scatto originale. Il risultato finale, in altre parole, non appare artefatto.

A voler a tutti i costi trovare un difetto a questa nuova Canon Eos M si potrebbe dire che manca ancora quella componente di connettività che altrove viene considerata strategica per vincere la concorrenza dei telefonini intelligenti. Chi volesse inviare immediatamente i propri scatti sul Web non ha altra scelta che non quella di acquistare una scheda di memoria wireless .

Nella fotogallery qui a fianco vi proponiamo una selezione delle immagini migliori (senza fotoritocco) che abbiamo catturato con una Canon Eos M in due location sui Navigli di Milano (Hub e Vinoir). Tutti gli scatti sono stati realizzati senza flash con obiettivo EF-M 18-55mm IS STM [a questo link gli originali nella massima risoluzione].

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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