La prima casa acquistabile con Bitcoin
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La prima casa acquistabile con Bitcoin

L'annuncio è comparso su un sito di vendite: costa quasi 800 mila dollari, oppure l'equivalente con la moneta virtuale

L'abitazione è in perfetto stile ranch, in ottime condizioni, con quattro camere da letto, 2 bagni, una zona giorno con tanto di moderna stufa e soprattutto una porzione di terreno intorno di 18,6, pari a oltre 186 mila metri quadrati. Ma la vera caratteristica di questa casa, dal gusto un po' country, sta nel fatto che può essere acquistata anche tramite bitcoin, ovvero la moneta virtuale che si sta diffondendo sempre più nel mondo degli affari.

Il proprietario ha infatti pubblicato l'annuncio di vendita sul sito Brown Harris Stevens , specializzato in compravendite immobiliari, corredato da una descrizione minuziosa, compresa quella del prezzo. L'immobile, infatti, che si trova nella prestigiosa Southampton (New York), costa la bellezza di 799 mila dollari. Una cifra consistente (pari a oltre 580.600 euro), ma che può essere pagata anche con bitcoin. Si tratta del primo esempio del genere, ovvero di una compravendita di un bene così concreto come un'abitazione con una valuta virtuale, anzi con "la" valuta virtuale per eccellenza.

Fino ad ora, infatti, la moneta era stata usata per lo più per transazioni finanziarie, mentre nei locali viene accetta di recente in alcuni bar newyorkesi e da alcune aziende. A fare scalpore è stato poi meno di un mese fa il miliardario Richard Branson, che ha annunciato la possibilità di usare bitcoin per pagare (ma per ora solo prenotarsi) un lussuosissimo viaggio nello spazio con la sua Virgin Galactic.

Introdotti nel 2009, i bitcoin non vengono emessi da una banca centrale né da un governo. Il loro valore è molto fluttuabile: basti pensare che se a gennaio valeva solo 13 dollari, ai primi di novembre aveva raggiunto il valore record di 1.200 dollari, poi scesi nei giorni scorsi a circa 700 dollari. Nel mondo finanziario la nuova moneta che non si tocca lascia qualche perplessità, nonostante il boom dei mesi scorsi. La European Banking Authority (Eba), ovvero l'autorità bancaria europea, ha messo in guardia dall'uso indiscriminato di questa moneta, spiegando il rischio che possa essere usata, insieme ad altre valute analoghe, nel riciclaggio di capitali o per attività criminali.

Un freno è poi arrivato anche dalla Cina, dove la banca centrale ha vietato agli istituti finanziari di accettare depositi da parte di entità legate a bitcoin. Sta di fatto che comunque bitcoin sembra rappresentare una nuova fonte di business, dal momento che solo pochi giorni fa ha fatto la sua comparsa il primo bancomat per bitcoin e sono molte le app che prevedono pagamenti con la moneta.

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Eleonora Lorusso