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Tecnologia

Perché Elon Musk ha lanciato una Tesla nello spazio

Una dimostrazione di forza? Sì, ma non solo. Ecco cosa si nasconde dietro l'ennesima trovata bizzarra del magnate americano

L'auto elettrica, la città solare, il sequenziamento ultrarapido del DNA, la metropolitana sopraelevata che viaggia alla velocità del suono, i lancia-fiamme. E insomma, ormai ci stiamo abituando alle trovate bizzarre di Elon Musk, ma l'idea di mandare in orbita una cabriolet supera davvero qualsiasi immaginazione.

I live streaming della Tesla Roadster rossa che fluttua nello spazio stanno facendo in queste ore il giro della Rete. Consegnando (anche alla storia) l'immagine di un uomo che con le sue missioni sta di fatto dimostrando al mondo che nulla in fin dei conti è impossibile quando ci sono di mezzo innovazione, capitali e idee.

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Ma la domanda che molti si pongono in queste ore è un'altra. E cioè: perché arrivare a tanto? Si tratta di una mera trovata pubblicitaria o siamo di fronte a qualcosa di più ragionato, a una dimostrazione muscolare che nasconde però dei nobili fini?

A mente fredda si può dire che in un sol colpo Elon Musk abbia fornito al mondo (anche a quello degli investitori) tutte le risposte ai dubbi che da troppo tempo - forse da sempre - gravitano sul suo conto.

Pensiamoci bene. Con un'unica, spettacolare iniziativa Musk ha dimostrato:

1. Di essere uno degli uomini più potenti della terra (come definire altrimenti un imprenditore che riesce a portare a termine - con successo - un'iniziativa degna della NASA)?

2. Che quel progetto di colonizzare lo spazio per ragioni turistiche non è poi tanto campato in aria. I mezzi ci sono, ora bisogna capire se la domanda potrà mai sostenere un business così ambizioso (e costoso) e quanto tempo ci vorrà per raggiungere il livello di affidabilità necessario per una replicazione su larga scala di missioni del genere. 

3. Che dietro ogni idea - seppur bizzarra che sia - c'è sempre uno studio di fattibilità. È vero Space X, come del resto Tesla, devono ancora dimostrare di essere profittevoli, ma sulla carta le condizioni per ragionare su un business ci sono. Nel caso specifico il vero messsaggio che Musk ha voluto lanciare al mondo riguarda proprio la sostenibilità delle missioni spaziali targate SpaceX. Che potendo contare su una nuova progenie di razzi "riciclabili" (pensati cioé per essere riutlizzati al termine di ogni missione) rendono possibile l'idea di viaggiare nello spazio senza passare dalla NASA.

4. Che la conquista dello spazio può diventare l'arena in cui si sfideranno le superpotenze tecnologiche. Come dire che se nel secolo scorso erano i singoli Paesi (perlopiù USA e URSS) a sfidarsi a suon di missioni spaziali, domani saranno le aziende private a voler dare una dimostrazione di forza extraterrestre. Musk, per il momento, ci sta riuscendo molto bene. Ma la partita è appena iniziata. Anche perché, va detto, nel mondo del business i muscoli contano fino a un certo punto senza un effettivo ritorno degli investimenti.

5. Di essere uno dei migliori pubblicitari del mondo. Perché dai, ammettiamolo, nessuno spot presente (e forse futuro) potrà battere l'immagine di una supercar decapottabile che galleggia nello spazio cosmico.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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