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Mobike: come funziona (e quanto costa) il nuovo servizio di bike sharing a Milano

Tutto sul nuovo servizio delle bici arancioni a noleggio da poco inaugurato nel capoluogo lombardo

Milano capitale della mobilità sostenibile. Dopo gli ottimi riscontri ottenuti dai servizi di car sharing, il capoluogo meneghino punta ora al primato anche nella condivisione delle biciclette.

I primi bandi per gli operatori di bike sharing si sono già conclusi con l’assegnazione di due licenze a Mobike e Ofo, due società cinesi che offrono altrettanti servizi per il noleggio delle bici mediante applicazione mobile.

In questo approfondimento ci occuperemo proprio della prima proposta, quella di Mobike, ormai nota come il bike sharing delle biciclette arancioni.

Mobike: come funziona

Il principio è molto simile a quello di un comune servizio di car sharing: si scarica l’omonima applicazione sul telefonino (iPhone o Android) e si completa la prassi di registrazione inserendo il numero di telefono (necessario per l’invio del codice di verifica via SMS), l’autodichiarazione sull’età  (il limite minimo è 16 anni) e i dati della carte di credito (numero carta, scadenza, codice CVV).

Una volta individuata la bici libera più vicina, occorre recarsi sul posto e sbloccare il lucchetto inquadrando il QR code stampato sul manubrio o sotto il sellino; qualora l’app non riconoscesse il codice è possibile digitare nell’apposito campo chiave il numero a 10 cifre stampigliato sul telaio vicino la ruota posteriore della bici.

Le caratteristiche delle bici

Al momento sono circa 1000 le bicilette arancioni che Mobike ha "liberato" a Milano, ma l’obiettivo è arrivare a 8.000 unità entro la fin dell'anno. Piuttosto essenziale la dotazione dei mezzi che sfrutta una meccanica molto semplice - le  ruote sono “piene” (senza camera d’aria) e la trasmissione non prevede né catena né marce - per ridurre al minimo le operazioni di manutenzione.

A disposizione dei ciclisti un piccolo cestino portaoggetti, un cavalletto e un sellino in pelle morbida regolabile in altezza.

Quanto costa il servizio

La tariffa standard per il servizio di 0.30 centesimi di euro per ogni mezz'ora di corsa. A questo bisogna aggiungere il deposito di 1 euro (rimborsabile in qualsiasi momento) a titolo di compenso per l’utilizzo “legale, appropriato e civile” delle biciclette.

La corsa ha inizio dal momento dello sblocco del luccheto e termina con il successivo bloccaggio. Per i tragitti che durano meno di mezz’ora Mobike addebita comunque la tariffa minima di 0.30 centesimi. Ad esempio: un giro in bici di 10 minuti costa 0.30 euro, per una corsa da 40 minuti occorrono invece 0.60 euro.

Il pagamento avviene al termine di ogni corsa, ovvero quando il lucchetto viene chiuso, attraverso una specie di borsellino elettronico integrato nell'app che va ricaricato con tagli da 5, 10, 20 o 50 euro (vi si accede da Profilo personale>Il Mio Portafoglio). L’app Mobike visualizzerà una ricevuta contenente il riassunto del viaggio e il costo finale della corsa.

Cosa sono i crediti (e a cosa servono)

Una delle peculiarità di Mobike risiede nel sistema a crediti utilizzato per premiare l'uso responsabile dei mezzi. In sostanza: il servizio assegna un certo numero di crediti per ogni buona pratica portata a termine (si va dall’acquisto di una corsa semplice alla segnalazione di una bicicletta rotta o di un parcheggio errato) oppure li sottrae in caso di comportamenti scorretti: quando si parcheggia la bici in un’area recintata, ad esempio, si perdono 20 crediti, quando invece ci si dimentica di inserire il lucchetto a fine corsa il credito viene ridotto a zero.

Cosa comporta in termini concreti un'eventuale penalizzazione? Una volta che il credito scende sotto gli 80 punti ( di default ogni utente parte da 100 crediti), Mobike è autorizzato ad aumentare la tariffa per ogni viaggio a 20 euro per 30 minuti di corsa.

Dove prendere (e lasciare) le bici

Non ci sono punti fissi per la presa/consegna dei mezzi. Mobike, così come il concorrente Ofo, permette di lasciare le bici in qualsiasi punto della città, ad eccezione delle aree riservate (o dove vice un divieto), e in ogni caso purché non creino intralcio alla circolazione di veicoli e pedoni. Da evitare, in questo senso, i parcheggi in aree recintate o in luoghi che ostacoilano il traffico (anche quello dei tram e degli altri mezzi di trasporto).

Per assicurarsi un mezzo in anticipo sugli altri utenti o per mantenerlo nel caso si abbia necessità di effettuare brevi soste (ad esempio per fare commissioni), è possibile sfruttare la funzione prenotazione che permette di "bloccare" una bici per un tempo massimo di 15 minuti. Ogni volta che una bici viene prenotata, il lucchetto si accende di blu e lampeggia, in modo da avvisare gli altri utenti che non è disponibile.

In che zona della città si può usare Mobike

Per Milano, l'utilizzo di Mobike è esteso a tutta l'area urbana della città osservando come confine la tangenziale.

Andare in bicicletta all'esterno dell'area operativa è consentito, si legge in una nota distribuita dalla società, ma parcheggiare le Mobike all'esterno dell'area operativa comporterà un addebito extra di 20 euro ogni 30 minuti.

Per saperne di più:

  • La mobilità è condivisa e a portata di app, crescono bike e car sharing
  • Boom del car sharing nelle città italiane, +33% di noleggi nel 2016
  • A Milano il car sharing premia stili di vita sostenibili, e di notte per le donne è gratis

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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