Wikipedia e il suo declino: come faranno gli studenti?
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Wikipedia e il suo declino: come faranno gli studenti?

Wikipedia deve continuare a crescere e ad arricchire i contenuti per restare al passo con le esigenze del web. Che ci riesca o no, vedremo. Ma dobbiamo ricordare agli studenti che esistono le biblioteche

La più grande enciclopedia virtuale sta perdendo collaboratori e, soprattutto, collaboratori attendibili. Tra quelli attivi, il 90 % risultano maschi e occidentali (e questo, vista la tipologia demografica in espansione in rete, risulta limitante ).

Il fenomeno rischia di sopraffare l’enciclopedia virtuale più famosa del mondo che deve tornare a essere credibile: solo a ottobre, ha cancellato 250 account di collaboratori scoperti a scrivere dietro compenso di aziende (immaginatevi quanto erano obiettive le loro informazioni...)

Questo ha portato a un aumento nella burocrazia atta a verificare i collaboratori: ma dall’altra parte rischia di scoraggiare altri che vorrebbero cimentarsi nel riempire qualche pagina di Wikipedia.

E un po’ un cane che si mangia la coda: l’idea originale di avere un’enciclopedia virtuale dove tutti potessero collaborare ad arricchirla è sempre stata affascinante.

Purtroppo oggi si scontra con la realtà e cercare di mantenere vivo questo sogno è diventato davvero difficile.

Io ci spero ancora: ma sempre più spesso trovo pagine superficiali o poco credibili. Alcune hanno una segnalazione che pone il dubbio sulla veridicità dei contenuti, altre, invece, no.

La qualità, dunque, fatica a decollare: speriamo che Wikipedia riesca a trovare una soluzione, anche se sono mesi che ci sta provando.

Ora mi chiedo: dove andranno a recuperare le informazioni tutti gli studenti del mondo? Forse si riabitueranno ad andare in biblioteca come facevamo noi? Dubito.

La nuova generazione è troppo abituata a trovare tutto sul web e a non faticare tra gli archivi. Non voglio essere negativa a tutti i costi: ma quando parlo con gli studenti spesso mi guardano come se appartenessi al Giurassico: andare in biblioteca a spulciare libri su libri fino a trovare quello che stai cercando? Assurdo, una perdita di tempo, mi dicono.

Il web mi affascina, ma le ricerche realizzate cercando da fonti di prima mano sono sicuramente più interessanti e originali.

I contenuti che si trovano su Internet sono tutti simili e omologati: e comunque sono già interpretati da qualcuno. Per riuscire a formarsi un'opinione personale e sviluppare un loro punto di vista, gli studenti dovrebbero rincominciare ad analizzare dati e manoscritti originali.

Aumenta la fatica ma finalmente potremmo riavere tesi o ricerche diversamente allineate. Speriamo in bene.

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Marina Jonna

Giornalista e architetto: scrivo da sempre di design e tecnologia. Ultimamente ho allargato i miei orizzonti scrivendo di benessere, sport, scienze e attualità. Oltre a intervenire, sporadicamente, su R101 . Avete bisogno di un trattato sul "Paradiso della brugola" ? Sono pronta a scriverlo!

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