Sostenibilità hi-tech: arriva Permute.it
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Sostenibilità hi-tech: arriva Permute.it

Una startup lancia un sito web dove ognuno può scambiare beni e servizi barattandoli anche senza circolazione di contante. È boom di annunci

Spesso ci si dimentica che anche la tecnologia produce rifiuti. Smartphone, tablet, auricolari ancora funzionanti ma che non vengono più usati contribuiscono ad accrescere la mole di oggetti pronti ad inquinare il pianeta. Un esempio? Se decidiamo di passare al nuovo iPhone lasciando da parte il vecchio 3GS non pensiamo che quel cellulare, se ancora in grado di ricevere ed effettuare telefonate, può essere sfruttato da qualcun altro invece di morire lentamente nel cassetto della scrivania.

Obsoleto ma non per tutti

Il problema è: chi comprerebbe oggi un iPhone 3GS? Cambiate l’oggetto della domanda con tanti altri dispositivi, suppellettili e arredi domestici che per noi non hanno più molto valore e vi ritroverete quasi sempre la stessa risposta: nessuno. Allora non resta che ammassarli in un angolo della casa per poi buttarli in discarica? Forse no, un modo per dare nuova vita a oggetti in disuso c’è ancora e la soluzione arriva dalla rete. Si chiama Permute.ited è un sito web che all’apparenza assomiglia a tutti gli altri che permettono di inserire e ricercare annunci nelle più varie categorie merceologiche; ma in fondo c’è una differenza sostanziale.

Scambi (im)probabili

Qui invece di farsi pagare solo in contanti c’è la possibilità di offrire anche un altro oggetto o una prestazione d’opera a ciò che si vuole comprare. Così ci si ritrova a scambiare un cellulare per un divano oppure un tapis roulant al posto di un robot da cucina. Insomma la fantasia ai navigatori non manca e mai come in questo periodo è alimentata dalla necessità di dotarsi di un qualcosa senza spendere denaro, rinunciando semmai ad un bene che già si ha.

L’idea della startup che ha sviluppato Permute.it è scaturita da una serie di rilevazioni concrete: “Analizzando un discreto campione di dati relativi a diversi paesi Europei, abbiamo scoperto che circa il 70% delle persone interessate all’acquisto di oggetti sui classici siti di annunci online proponeva uno scambio con un altro bene per una vera e propria permuta o baratto. Perché allora insistere con le sole inserzioni di vendita se non attirano i compratori? Nasce così l’idea di Permute.it, una piattaforma che vuole dare nuovo valore allo scambio, con o senza l’utilizzo di denaro”.

Un piccolo prezzo può trasformarsi in un affare

Il concetto è "tutto è barattabile" anche se non sempre alla pari. Succede così che chi produce olio in maniera professionale voglia scambiare 30 o 40 litri di extravergine con una settimana di casa al mare, oppure chi si diletta con il dipingere possa offrire la propria arte per abbellire la facciata di un ristorante per una serie di cene già pagate. E poco importa se nello scambio c’è da versare una differenza economica: “Si tratta speso di piccole cifre che servono ad equilibrare la transazione – ci dicono i ragazzi – e a guadagnarci sono sempre in due”.

Alla conquista dell'America

La possibilità di pubblicare inserzioni per l’offerta di servizi pare essere il successo di Permute.it che si prepara a valicare i confini nazionali: “Sappiamo di poter puntare all’estero perché crediamo fortemente nella nostra idea. Vogliamo aprire vari siti in Europa e nel resto del mondo. Il programma di sviluppo è intenso e serrato; contiamo di andare online presto in Spagna per poi estenderci nel resto del continente, Stati Uniti, Sud America e Asia”. Non sarà semplice perché anche se il baratto ha radici profonde nella storia antropologica dell'uomo l'avvento del denaro ne ha presto ridotto la diffusione. Ma i ragazzi sperano nel social web, il solo a poter riportare in vita tradizioni che rappresentano ben più del semplice folklore.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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