Popcorn Time: il Netflix della pirateria
La schermata di avvio di Popcorn Time
Tecnologia

Popcorn Time: il Netflix della pirateria

Arriva un nuovo software che pesca i film da BitTorrent (anche in HD) e li rende disponibili via streaming. Come funziona

Cosa fareste se vi dicessero che esiste una versione di Netflix pirata che permette di vedere tutti i film che si vuole senza pagare nemmeno un centesimo? Probabilmente molti di voi correrebbero a scaricarlo vista la ghiotta occasione. Ci piace pensare che però esistano altre persone che non correrebbero il rischio di far girare sul proprio computer un software pirata che riproduce contenuti audiovisivi pirata. L’utilizzo di Popcorn Time, programma per computer che sta spopolando in rete, non va tanto lontano dal comprare un DVD dai venditori ambulanti che si trovano in tutte le città italiane. La differenza è che qui basta restare seduti davanti al proprio computer (magari connesso al 40 pollici del salotto) e guardarsi una delle ultime uscite in sala, in lingua originale e con i sottotitoli in italiano.

Molto del successo che circonda Popcorn Time deriva dall’interesse dedicatogli da testate internazionali di settore che hanno recensito il software ponendolo all’attenzione di una vasta platea. Andando nello specifico, il programma (in versione beta) è disponibile per le maggiori piattaforme desktop come Windows, OS X e Linux e assomiglia, anche troppo, proprio a Netflix e ad altre piattaforme che permettono lo streaming legale di film e video (come l’italiana Infinity).

In origine Popcorn Time è stato sviluppato, come progetto open-source, in Argentina da un programmatore e designer di Buenos Aires- Secondo il sito TorrentFreak , ad oggi ci sono almeno 20 collaboratori che lavorano per migliorare il programma sia sotto il profilo grafico che per la localizzazione. La sua rapida crescita, soprattutto tra gli utilizzatori di BitTorrent, è dovuta proprio all’eco che se ne fa nella community di appassionati del codice libero e, evidentemente, del download frenetico e anti-copyright.

Nonostante la piattaforma non sia di quanto più legale presente sulla piazza, l’idea dietro Popcorn Time non è niente male: sviluppatori e appassionati uniti per migliorare un software che viene utilizzato da loro stessi, affinando i difetti e rendendola più vicina alle proprie esigenze. Una visione di insieme che potrebbe essere declinata benissimo per scopi più eticii. Pensiamo ad esempio alla miriade di pellicole e film esenti dal diritto d’autore, o ai lavori indipendenti e meno conosciuti perché fuori dal circuito delle grandi etichette.

A diminuire i problemi con la piattaforma non basta di certo il disclaimer che appare all’avvio del software (in un italiano non proprio corretto): “Popcorn Time scarica e mette a disposizione i films tramite torrent, questo potrebbe non essere legale nella tua nazione. Noi non siamo responsabili per nessun problema che questo potrebbe creare, quindi assicurati di aver capito i nostri termini e condizioni prima di utilizzare l’app”.

I fautori dell'applicazione giocano proprio sull'assenza dei file illegali sui propri server. Popcorn Time si pone come motore di ricerca di contenuti che violano il copyright che vengono conservati su siti terzi e quindi non direttamente riconducibili al software. Diverso il discorso per chi guarda film in streaming illegalmente: anche in quel caso si va incontro ad una violazione della legge sul diritto d'autore .

 

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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