L’arte dell’errore: 10 modi per dire 404
Tecnologia

L’arte dell’errore: 10 modi per dire 404

L’incubo di sviluppatori e aziende si può trasformare in un modo unico per avvisare i navigatori di un problema sul sito. Ecco le soluzioni più creative

Succede ancora oggi: quando internet ci restituisce un errore di pagina 404 vuol dire che qualcosa è andato storto, per colpa della nostra connessione o del server che ospita il sito. Il problema è che se quella pagina serve per lavoro o semplicemente per prenotare un biglietto al teatro allora ci si comincia ad innervosire, ricordando quei tempi in cui “si stava meglio quando si stava peggio” cioè senza internet. Eppure in quanto ecosistema complesso ed interconnesso bisognerebbe capire che anche il web può incorrere in pause inaspettate; basta che salti un collegamento tra le directory che formano la struttura di un portale per rendere inaccessibile un servizio, magari senza che i diretti responsabili se ne accorgano.

Quello che per i normali utenti è un errore noioso ed evitabile per designer e creativi potrebbe trasformarsi in un’occasione per esprimere ulteriormente l’identità di un sito che invece di perdere utenti a causa di frequenti 404 potrebbe addirittura guadagnarli. È ciò che l’artista Jerry Cao ha detto a The Next Web quando ha spiegato che se affrontato correttamente ognuno “può ottenere un buon risultato da una situazione avversa presentando la pagina 404 in maniera piacevole come fosse una sorpresa”. Ecco allora apparire tra i messaggi di errore quadri stravaganti, videogame retrò, richieste di aiuto e balene diventate oramai famose. Diamo un occhio ai migliori messaggi di errore “404 pagina non trovata” ne rimarrete stupiti: e voi ne conoscete altri?

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Blue Fountain Media. Il tipo di pagina da salvare nei preferiti visto che è un vero passatempo alla Pac-Man!

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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