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Così Google può rispondere alle domande complesse

Il popolare motore di ricerca comprende ora anche i superlativi e le domande con riferimenti temporali. Ecco qualche esempio

Google fa un altro passo verso la comprensione del linguaggio naturale. In un post apparso sul suo blog, la società di Mountain View fa sapere di aver raffinato il suo motore di ricerca rendendolo più flessibile e intuitivo dinnanzi a domande complesse.

"L'applicazione di Google sta cominciando a capire realmente il significato di ciò che chiediamo. Ora possiamo scomporre una ricerca per comprendere la semantica di ogni pezzo ...in modo da arrivare allo scopo che si cela dietro l’intera domanda".

L’obiettivo di Google, in parole povere, è orientarsi meglio all’interno del famoso Knowledge Graph (il grafico della conoscenza) così da individuare gli elementi pertinenti per ogni singolo pezzo della query e incrociarli per comporre una risposta appropriata.

In questo modo diventa possibile ottenere risposte a domande complesse, basate ad esempio su un superlativo o su un preciso riferimento temporale. Qualche esempio aiuta a comprendere meglio fino a dove riesce ora a spingersi l'intelligenza di Google:

"Chi sono i più alti giocatori Mavericks?"

"Quali sono le città più grandi del Texas?"

"Quali sono le città più grandi dello Iowa per zona?"

“Qual era la popolazione di Singapore nel 1965?"

"Che canzoni ha inciso Taylor Swift nel 2014?"

"Qual è stato il ruolino dei Hansas City Royals nel 2013?"

"Quali sono alcuni dei film diretti dal suocero di Seth Gabel?"

"Qual era la popolazione degli Stati Uniti, quando Bernie Sanders è nato?"

"Chi era il presidente degli Stati Uniti, quando gli Angels hanno vinto le World Series?"


Stiamo ancora crescendo e imparando, il che significa che facciamo ancora degli errori, conclude Google. Se chiedete al motore di ricerca "Chi era la madre di Dakota Johnson nel film?", non avrete come risposta Jennifer Ehlem bensì una lista dei film di Melanie Griffith (che è la madre dell’attrice nella vita reale).

Ma - ironizzano da Mountain View - a queste domande anche le persone in carne ed ossa farebbero fatica a rispondere.

Ecco come funziona la nuova app di Google

Di fronte a domande complesse - ad esempio "Chi era il presidente degli Stati Uniti quando gli Angels vinsero le World Series" - l'algoritmo di Google scinde la query nei suoi singoli componenti semantici

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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