Un anno di Google Play: i numeri e le sfide
Tecnologia

Un anno di Google Play: i numeri e le sfide

Google festeggia il primo anniversario della sua "destinazione per l'intrattenimento digitale", ma la strada da percorrere è ancora tanta per imporsi chiaramente come il numero uno a livello mondiale

Nel marzo del 2012 Google annunciava di aver radunato le sue offerte di software e contenuti digitali in un nuovo hub online, Google Play.All'epoca Google poteva già vantare un servizio di successo, l'Android Market, che in poco più di tre anni aveva un catalogo di quasi cinquecentomila app e ne aveva già distribuite dieci miliardi di copie. Voleva però spingersi oltre con un nuovo marchio, per espandersi anche nell'offerta di musica, nei video, nei libri e nelle pubblicazioni periodiche digitali, come in buona parte avevano già fatto Apple e Amazon.
A distanza di un anno Google ha visto i frutti del suo investimento: Google Play è uno dei soggetti più importanti del mercato, con offerte competitive dal punto di vista dei prezzi e con diciotto milioni di brani musicali, cinque milioni di eBook e settecentomila app (e giochi) per Android.

Di contro va notato che questi numeri, anche se testimoniano la forza di Google nel settore (e l'appoggio di soggetti editoriali grandi e piccoli) non sono nuovi o particolarmente utili per fare confronti chiari con la concorrenza. Google ha riproposto cifre in circolazione già dalla fine dell'anno scorso, e perlopiù relative al catalogo non a quanto effettivamente venduto/distribuito. L'unico dato utile è rappresentato dai venticinque miliardi di app per Android raggiunti già lo scorso settembre, sfigura rispetto agli oltre quaranta miliardi dei meno diffusi dispositivi iOS.

L'anniversario di Google Play, così come gli altri festeggiamenti passati, pone l'accento su un'altra questione annosa ancora da risolvere: la non disponibilità di tutti i contenuti a livello globale. Allo stato attuale il potenziale di Google Play è frustrato non solo dagli immancabili problemi burocratici e negoziazioni in corso ma anche da una visione USA-centrica. Detto in altre parole: sono ben pochi i Paesi in cui si può accedere e acquistare liberamente dal ricco catalogo di cui sopra e in molti casi la scelta è estremamente limitata o ci sono caveat.

Come si può leggere nei commenti degli utenti su Google+ in posti tuttaltro che di secondo piano - come il Messico o l'Europa dell'Est - si può effettuare solo il download di software e in altri solo quelli gratuiti. A questo va aggiunta la beffa di promozioni e regali, tra cui anche quella per il primo compleanno del servizio. Al momento del download per molti utenti nel mondo, inclusi gli italiani , quelle di Google si rivelano sorpresine a pagamento perché riservate solo agli utenti statunitensi.

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Nicola D'Agostino