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HP Elite Dragonfly, il pc ultraleggero per lavorare in mobilità

Pesa meno di un chilo, ha un’autonomia della batteria che supera le 24 ore, diventa un tablet. È pensato per chi l'ufficio lo porta sempre con sé

Ci sono elementi fisici che la tecnologia ha reso immateriali: dischi, dvd, documenti cartacei. Altri che non può convertire in bit né spedire nella nuvola, ma senz’altro contribuire ad alleggerire. È il caso degli smartphone, dei tablet, di strumenti di produttività sempre imprescindibili come i computer. Specie se destinati a una generazione abituata a lavorare in mobilità, a portare sempre con sé il proprio ufficio strizzato in un display e una tastiera. Servono uno sforzo ingegneristico, ricerca, capacità di abbinare a uno scopo (la messa a dieta dei materiali) un investimento sul piano del design che renda il prodotto finale piacevole, oltre che comodo. Tutti obiettivi raggiunti da Elite Dragonfly, il nuovo pc di HP che, in alcune configurazioni, pesa meno di un chilo.

Verde e blu

Per far arrivare sul mercato un ultraleggero (non vola, ma tra le mani rivela una piacevole levità) ha usato il magnesio, un materiale capace di assicurare la necessaria robustezza senza incidere sulla stazza. Non da solo, con un bonus che fa bene all’ambiente: «È un dispositivo realizzato al 50 per cento con plastica riciclata, che rappresenta un esempio concreto dell’impegno HP in tema di sostenibilità» ci spiega Rossella Campaniello, Personal Systems Business Director di HP Italy. L’effetto finale è un dispositivo di pregio ma dal cuore green, un filo vezzoso pur rimanendo discreto: sintesi possibile grazie alla sua colorazione dai riflessi cangianti sulle note del blu. Non uno qualunque, il «dragonfly blue», per citare il nome della sua tonalità esclusiva.

Da pc a tablet, il passo è breve

Leggerezza non vuol dire rinunce e compromessi sul piano delle specifiche, perché il computer monta un brillante display da 13 pollici (e mille nit di luminosità) che si sovrappone alla tastiera trasformandolo in pochi attimi in un tablet. La cornice è molto ridotta (abbiamo una screen ratio di circa l’86 per cento), mentre la batteria è da record: fino a 24 ore abbondanti di autonomia dichiarata. Ovviamente quella effettiva dipende dall’utilizzo che se ne fa, di certo non si rimarrà a corto di fiato molto facilmente. Un elemento imprescindibile, specie per chi non ha sempre una presa della corrente a portata di mano. Assieme al Wi-Fi, si può aggiungere un modulo 4G LTE, così non si rischia che sia lo smartphone a dare forfait se per troppo tempo deve fare da hotspot.

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Sotto il cofano

HP ha curato molti dettagli, inclusa la tastiera retroilluminata che attutisce al massimo, fino a quasi zittirlo, il solito fastidioso ticchettio su lettere e numeri quando si sta scrivendo un testo o preparando una presentazione. Mentre un trattamento speciale è stato riservato pure al touchpad, per renderlo più funzionale e in grado di non far rimpiangere un mouse. Scorrendo le caratteristiche troviamo il sistema operativo Windows 10 Pro, una ricca dotazione di porte (3 usb, evviva, una per cuffie e microfono, un’uscita HDMI, uno slot per la sim di cui sopra), audio possente con quattro altoparlanti firmato Bang & Olufsen, scheda grafica e memoria interna targate Intel, che fa da direttore d’orchestra grazie ai suoi processori di bordo di ottava generazione.

Versatilità e design

«Ultraleggero, convertibile, frutto del costante impegno in ricerca e innovazione che contraddistingue HP, Elite Dragonfly nasce per rispondere alle richieste degli acquirenti di tecnologia alla ricerca di un prodotto dalle prestazioni elevate, senza compromessi e caratterizzato da versatilità, flessibilità e design» riassume Campaniello. Che aggiunge: «Si tratta di un notebook indispensabile per accompagnare ovunque i professionisti moderni sempre connessi, inaugurando una nuova era della mobilità garantendo performance di alto livello grazie alle dimensioni e al peso contenuti, all’autonomia superiore alle 24 ore e alle funzionalità di sicurezza avanzate».

Sicuro e premuroso

Sicurezza perché, a bordo, il pc ha un sistema in grado di proteggere dagli assalti di malware e dintorni usando metodi che fanno leva sul contributo dell’intelligenza artificiale. Così, se finiamo sotto attacco collegati al Wi-Fi pubblico di un bar o di un ristorante, il computer se ne accorge e respinge la minaccia. Di serie c’è anche la suite «WorkWell», studiata per dare consigli di benessere al suo proprietario. A cominciare dall’invito a prendersi una pausa quando sta da troppo tempo con gli occhi incollati allo schermo. Possono farlo anche molti smartwatch e smartphone. Magari, assediati da tante raccomandazioni virtuose, ci convinceremo che è opportuno dargli ascolto.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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