Holmies, su Tumblr il killer di Denver è una star
immagine di (crackedteacups.tumblr.com )
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Holmies, su Tumblr il killer di Denver è una star

Mentre il processo all’assassino di Denver vira verso la pena di morte, in Rete compaiono decine di Tumblr in supporto all’assassino. E non si tratta solo di infelice goliardia

Il fatto che un ragazzo di 24 anni, istruito e apparentemente normale, possa comprarsi un arsenale, improvvisarsi novello Joker e rovesciare una sventagliata di mitra su una folla di ignari clienti di un cinema è già di per se sconvolgente. Il fatto poi che, mentre il killer in questione si vede processare per 142 capi d’accusa (tra cui 12 omicidi di primo grado), un gruppo di utenti Tumblr decida di creare blog in supporto dell’assassino, più che sconvolgente, è incomprensibile.

Eppure tant’è. Si chiamano Holmies (dal nome del killer, James Eagan Holmes), utilizzano come avatar le foto del giovane assassino, sono sostanzialmente una piccola, inquietante combriccola di goliardi e meta-emuli, che passa la giornata a riempire il proprio Tumblr di foto tratte dall’archivio scolastico, fotomontaggi vari, citazioni attribuite al killer e, incredibile a dirsi, video celebrativi e messaggi di supporto.

C’è chi invita a mandare lettere di incoraggiamento al neuroscienziato killer, chi invece si limita a creare fotomontaggi idioti in cui l’immagine di James Holmes viene utilzzata come il soggetto di un meme qualsiasi, altri invece passano il tempo a cercare e fornire informazioni riguardo le circostanze in cui il delitto è avvenuto e il comportamento mantenuto da Holmes da quando è stato messo in cella.

Derezz3d ad esempio scrive “Secondo le fonti i detective gli hanno messo deli sacchetti attorno alle mani per conservare i residui dello sparo. A quanto pare a quel punto Holmes ha cominciato a giocare con i sacchetti facendo finta che fossero due pupazzi.” Scorrendo l’elenco di utenti che hanno ribloggato il contributo di Derezz3d, si trovano commenti del tipo: “Aahahahahaha, che Joker!

La fenomenologia degli Holmies è talmente varia (e incoerente) che si fatica a distinguere la goliardia infelice dall’attività di vero e proprio supporto nei confronti dell’assassino. La spiegazione più razionale la fornisce probabilmente il blogger di Whatdidyoudojimmy.tumblr : “Mi sto stancando di essere continuamente bersagliato da cospirazionisti e troll. La maggior parte di noi sa che è colpevole! Ci stiamo solo relazionando con lui, o perché proviamo una sorta di empatia o perché vogliamo capire cosa succede nella sua testa.”

Su jamesholmie.tumblr.com , in mezzo a fotomontaggi che ritraggono il volto di Holmes incollato sul collo di un chiarrista metal, si trova anche un grafico a torta che illustra i vari tipi di Holmies. Il grafico è diviso in tre porzioni uguali: Cospirazionisti; Persone interessate al caso e alla mente di James; Gente che trova James attraente ma NON approva il crimine che ha commesso.

Il fenomeno degli Holmies sembra dunque essere una degenerazione della stessa morbosa curiosità che ha tenuto molti di noi incollati allo schermo a fissare la faccia stralunata e i capelli arancioni del killer durante il processo. Non è un caso infatti se eventi tragici come quello di Aurora generino questo tipo di fenomeni, qualcosa di simile è già successo per la strage di Columbine (i “sostenitori” in questo caso si chiamano Columbiners).

Quello che è interessante notare è che niente di simile è successo invece per la strage di Utoya, in rete non si trovano Breivikers o simili, nemmeno a cercarli con il lanternino. Insomma, sembra che a far scattare la molla nella testa di decine di utenti Tumblr annoiati sia la totale mancanza di movente, e il fatto di che il protagonista della strage sia maledettamente simile a loro, imperscrutabile, disorientato, quasi non fosse veramente sua la colpa, ma di qualche sortilegio chimico ancora da individuare.

L’apparente mancanza di motivazione ideologica, sia essa politica, religiosa o razziale, rende possibile creare Tumblr in supporto a James Holmes senza rischiare di essere tacciati di nazismo, razzismo o integralismo religioso. Dimenticando probabilmente che all’origine di tutto c’è una persona che una sera di luglio ha aperto il fuoco su una folla di innocenti, una tragedia che meriterebbe un’analisi più profonda e una risonanza più rispettosa di fotomontaggi cretini e grafici a torta.

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Fabio Deotto