google alphabet
Economia

Google entra in Alphabet: la spiegazione lettera per lettera

Il colosso fonda “un insieme di società” delle quali fa parte anche il motore di ricerca in compagnia degli altri progetti innovativi del gruppo

La notizia è arrivata qualche ora fa: Google non sarà più la stessa, o meglio, assumerà contorni diversi, diventando una compagnia dalle plurime sfaccettature, coinvolta in molteplici progetti. Per farlo però aveva bisogno di creare un contenitore generico che comprenda anche il motore di ricerca più usato al mondo, così come Android, il robottino verde presente sui cellulari e gli occhialini di realtà aumentata; insomma un nome nuovo sotto cui mettere tutto il mondo di Mountain View.

Sono i due fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, a rivelare la novità dalle pagine del blog ufficiale: “Quando abbiamo fondato la società, 11 anni fa, sapevamo che non sarebbe mai stata un’azienda come le altre. Oggi le nostre piattaforme hanno miliardi di utenti e pensiamo di poter fare ancora molto, per questo abbiamo creato Alphabet”.

Alphabet è “un insieme di compagnie” di cui la più grande è Google; assieme a lei ci sono tanti nomi che abbiamo imparato a conoscere con il tempo perché oggetto di acquisizioni: Life Sciences, che si occupa delle lenti a contatto per la misurazione del glucosio, Calico, per lo studio della longevità e DeepMind che sviluppa progetti di Intelligenza Artificiale. L’alfabeto è lungo, scorriamolo assieme.

A come Android

Non si può tralasciare ciò che Google ha fatto nel campo della tecnologia mobile. Android è entrata nel giro di Big G il 17 agosto del 2005, esattamente 10 anni fa, e da quel momento ha cambiato per sempre il mondo degli smartphone fino a quel momento dominato da poche aziende con un’idea molto chiusa di software e sistemi operativi. È grazie ad Android se oggi siamo invasi da telefonini cinesi, alcuni davvero interessanti.

B come Boston Dynamics

Se avete visto su internet qualche robot davvero spaventoso, a forma di cane o felino, sappiate che dietro c’è la Boston Dynamics. Google l’ha acquista lo scorso anno e tra le varie collaborazioni rappresenta quella più intrigante visto che la compagnia ha già lavorato al fianco della DARPA, il ramo specializzato dell’esercito degli Stati Uniti. Se volessimo essere catastrofici penseremo ad un domani dominato da una serie di robot intelligenti a capo del Presidente USA. Speriamo di sbagliarci. 

C come Calico

Google ha dimostrato di voler contribuire non solo all’alfabetizzazione informatica della società ma anche alla salute. Con Calico, l’azienda ha speso centinaia di milioni di dollari per trovare le cure adatte a combattere malattie neurodegenerative e il cancro. È inoltre al lavoro sul farmaco chiamato P7C3 che potrebbe trattare i malati di Alzheimer.

D come DeepMind

Si tratta di una startup specializzata nello studio dell’Intelligenza Artificiale. Google l’ha acquisita nel 2014 per accelerare lo sviluppo di oggetti senzienti e capaci di muoversi senza l’intervento dell’uomo; dall’auto senza guidatore ai software Android che anticipano le richieste degli utenti.

E come Earth

È uno dei progetti più longevi di Google anche se scalzato dal successo di Maps. Per giustificarne la presenza, il team di sviluppatori ha portato la visione del mondo in 3D anche nello Spazio con la disponibilità di passeggiate sulla Luna e Marte. 

F come Fiber

Google come operatore di telecomunicazioni. L’azienda ha già portato la fibra in diverse città degli Stati Uniti permettendo connessioni ad 1 gigabit e contenuti televisivi esclusivi via cavo. Si tratta di una vera rivoluzione: le medie di navigazione sono anche 100 volte superiori alle velocità attualmente disponibili negli States.

G come Google e Glass

Senza soffermarsi sull’ovva presenza del motore di ricerca che verrà implementato sempre con algoritmi migliori; l’interesse sui Glass è sempre forte anche se raffreddato da un continuo ritardo dell’arrivo sul mercato. Le ultime notizie parlano di una versione speciale per chi lavora in cantieri e grandi aree con cui ricevere istruzioni senza usare le mani.

H come Hangouts

Osteggiato all’inizio come brutto parente di Google Talk, la chat di Hangouts si è fatta sempre più largo nel cuore degli utenti Android e non solo. In un’unica piattaforma si possono ricevere gli sms, i messaggi via internet ed effettuare videochiamate, anche di gruppo. Le più famose sono quelle tenute dalle celebrità in sessioni di domanda e risposta.

I come Ideas

Forse non avete mai sentito parlare di Google Ideas; è un gruppo di esperti che sviluppa strumenti per mappare gli attacchi digitali al mondo, come Project Shield. Dai loro laboratori è uscita la Digital Attack Map che tiene traccia e visualizza le sorgenti degli attacchi DDoS in tutto il pianeta.

J come Jump VR

In collaborazione con GoPro, Google ha realizzato un dispositivo di realtà virtuale che utilizza 16 GoPro Hero in posizione circolare così da catturare un particolare momento da ogni angolatura e costruire esperienze a 360 gradi.

K come Knowledge

Il Grafico della Conoscenza ha fatto la sua comparsa alcuni anni fa. Si parlava di un nuovo modo di navigare in rete, basato sulla semantica e non solo su una risposta univoca ad un’esigenza di ricerca. Insediato silenziosamente nei sistemi di Google, oggi il Knowledge Graph permette di ottenere risultati aggiornati e contestualizzati su ciò che le persone digitano nelle caselle testuali.

L come Life Sciences

Un paio di lenti a contatto dotate di micro-sensori che permettono di analizzare il livello di glucosio nel sangue. Non si tratta di una scena di un film di fantascienza ma del progetti della divisione di Google specializzata in medicina, la Life Sciences, che è al lavoro anche su Baseline Study, un progetto che vuole mappare tutte le componenti di un corpo umano sano. Magari per clonarlo. 

M come Makani

Nel 2013 Google ha acquisito Makani Power, una startup specializzata nella produzione di energia verde. Dalla partnership è uscita una turbina volante a forma di aquilone che riesce a catturare più energia eolica perché riesce a spostarsi lì dove c’è più vento, a differenza delle pale piantate nel terreno. La forza accumulata viene trasformata in energia elettrica con costi minori e resa maggiore.

N come Nest

È l’iniziativa con cui Google ha dato il via alla sua idea di casa intelligente. Nest produce termostati, allarmi antincendio e telecamere di sicurezza. L’obiettivo dell’azienda di Google è quello di connetterli tutti ad internet per portare la gestione della casa nel suo cloud.

O come “Ok Google”

Sembrava solo una pazzia e invece oggi sono tante le persone che si rivolgono al proprio smartphone e tablet dicendo “ok Google”. Lo fanno perché a rispondere c’è Google Now, la piattaforma di predizione assistenziale che concorre con Cortana e Siri a miglior segretaria virtuale. Il riconoscimento vocale permette a Google di interpretare ciò che si dice e tradurlo in azioni da compiere come: “OK Google, dimmi chi ha vinto la Supercoppa Italiana 2015”.

P come Project Loon

I palloni aerostatici non sono più quelli di una volta. La rilettura in chiave moderna di ciò che nel 1873 Jules Verne pensava fosse un modo alternativo di girare il mondo, diventa uno strumento con cui portare internet in zone desolate e remote della Terra. Al momento siamo ancora in una fase di test con gli abitanti dello Sri Lanka primi beneficiari del diritto alla connessione.

Q come Quic

Quic sta per Quick UDP Internet Connection ed è un protocollo sviluppato da Google per velocizzare il web. È stato dimostrato che può ridurre la richiesta di dati (e il relativo rallentamento) durante la visione di un filmato del 30%, rendendo l’esperienza di navigazione migliore.

R come reCaptcha

Avete presente quel testo che vi viene chiesto di inserire per dimostrare di non essere dei robot su alcuni siti? In gergo si chiama reCaptcha ed è una tecnologia di Google acquistata dalla Carnegie Mellon University. Lo scopo è prevenire le forme di iscrizione automatizzata ai servizi, forzando le persone ad interagire con il sito. Per qualcuno potrebbe servire in futuro a confermare la nostra identità umana durante una perquisizione alla ricerca di replicanti.

S come Skybox

Skybox Imaging è una startup che ottiene immagini satellitari grazie ad una serie di strumenti più economici di quelli tradizionali. Acquisita nel 2014 per 500 milioni di dollari, permette a Google di aggiornare più frequentemente le proprie mappe.

T come Titan

La Titan Aerospace è l’azienda che sta sviluppando un drone ad energia solare di Google da non confondere con Facebook Aquila. Zuckerberg userà il suo velivolo per portare internet dall’alto, Google potrebbe fare lo stesso anche se lo scopo primare è ottenere foto utili a migliorare Maps.

U come URL

Google Analytics è una piattaforma che aiuta i gestori di siti web a visualizzare il traffico, le chiavi di ricerca, la provenienza e altri fattori sui navigatori che puntano sulle proprie pagine. URL Builder (Strumento di creazione URL) è parte della suite e permette di aggiungere parametri agli URL utilizzate nelle campagne pubblicitarie personalizzate, basate su Web o email. 

V come Veicoli

Il futuro della mobilità è quello in cui noi sarà l’auto a portarci dove vogliamo, senza dover mettere le mani sul volante. I veicoli senza guidatore di Google sono sempre più una realtà e anche se con qualche incidente di troppo potrebbero presto comparire tra le strade delle nostre città.  

W come Wing

Project Wing è l’iniziativa di Google per consegnare piccoli pacchetti in zone remote. È stato già utilizzato per lanciare a distanze brevi pacchetti di medicine e beni di prima necessità.

Y come YouTube

L’ultima innovazione della piattaforma video per eccellenza sono i filmati navigabili e quelli a 360 gradi da vedere con un paio di Cardboard o altri dispositivi di realtà virtuale.

Z come Zygote

Prima di Google Body c’era ZygoteBody, un modello anatomico in 3D del corpo umano. I visitatori potevano manipolare diversi livelli, navigando tra muscoli, arterie e ossa per imparare cosa c’è dentro di noi. Il progetto è stato venduto ad un’azienda esterna che lo offre gratis o a pagamento. 

I più letti

avatar-icon

Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

Read More