E3, parla Usher: “Vi insegno io a ballare”
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E3, parla Usher: “Vi insegno io a ballare”

Ha cantato al Super Bowl per quasi 2 miliardi di persone, sta per uscire il suo nuovo album Looking 4 Myself preceduto dal singolo Scream. La sua prossima sfida? Trasformarci tutti in ballerini provetti con Dance Central 3, il nuovo capitolo della fortunata serie targata Microsoft. Come ci racconta in questa intervista esclusiva

da Los Angeles

Arriva sul palco della conferenza dell’E3 di Xbox circondato da un muro di fumo e ballerini. Scatta da una parte all’altra della scena come un forsennato, con un’energia da fare invidia: canta e intanto incita il pubblico a tenere il ritmo con le mani. Rieccolo Usher: dopo aver raggiunto le vette delle classifiche di mezzo mondo con il singolo OMG, dopo l’esibizione con i Black Eyed Peas al Super Bowl del 2011 che ha gli ha definitivamente regalato il ruolo di star internazionale, è pronto a nuovi record con il disco Looking 4 Myself, in uscita tra pochi giorni. Non solo: si è dato ai videogiochi. O meglio due suoi brani con relative coreografie, la hit OMG e il singolo Scream, saranno presenti all’interno di Dance Central 3, il nuovo capitolo della serie che grazie al sensore Kinect rileva i movimenti degli utenti, guida i loro passi e, a lungo andare, li trasforma in ballerini provetti. O almeno aspiranti tali.
Panorama.it incontra il cantante in esclusiva per l’Italia un’ora dopo la sua performance sul palco della Microsoft. Cappellino in testa, un paio di occhiali con una grossa montatura nera a dare risalto a un viso parecchio espressivo, sorriso perenne e un filo di voce per raccontare questo progetto con una punta di nostalgia. «Quando ero piccolo amavo ballare davanti al televisore» spiega. «Però dovevo sempre aspettare perché passassero le canzoni che mi piacevano. Con Dance Central 3, invece, tutti possono scegliere le loro preferite in qualsiasi momento e tutte le volte che vogliono. Mettendosi alla prova ed essendo guidati a fare bene. La tecnologia è bella anche perché cambia il modo di vivere le proprie passioni».
Inutile chiedergli quali siano i suoi miti: Michael Jackson è una risposta fin troppo scontata. Evasivi invece i suoi commenti sull’esplosione di fenomeni come Justin Bieber o i One Direction, boy band del momento. Ma tra una chiacchiera e l’altra si scopre che oltre a improvvisare coreografie in cameretta davanti al piccolo schermo, Usher era un grande divoratore di videogame: «Ho ancora i calli» ci dice mostrando le dita. Non appena gli chiediamo dei suoi titoli preferiti, ribalta la domanda e risponde da provetto uomo marketing: «Anche se sono un fan dei joystick, preferisco posarlo sul divano e muovermi di fronte allo schermo. Partecipare all’azione. Dance Central 3 dà questa possibilità e inoltre consente di vincere ogni possibile imbarazzo. Non tutte le persone che amano ballare hanno il coraggio di iscriversi a una scuola o esibirsi di fronte agli altri in mosse ardite. Così possono cominciare da zero, da soli, o anche sfidare gli amici. Oppure, se sono già bravini, perfezionare la loro tecnica».
Usher aggiunge inoltre di avere un ottimo rapporto con le nuove tecnologie. «Mi piace molto usare Twitter (dove ha quasi quattro milioni di follower, ndr) e Instagram. Sono fondamentali per mantenere un forte contatto con i miei fan e sapere cosa pensano del mio lavoro. Soprattutto ora: questo mio nuovo album rappresenta una specie di rinascita. Ed è importante per me capire quali sono le loro reazioni». Infine non esclude altre future incursioni nel mondo dei videogiochi: «Una canzone» spiega «rimane sempre un’interpretazione da parte di un artista, un film o un video musicale hanno senz’altro contenuti di spettacolarità, ma sono sempre qualcosa di passivo. Nel gioco, invece, sei dentro l’azione. È il modo perfetto per coinvolgere le persone, per farle sentire parte di qualcosa di più grande di loro».

Twitter: @marmorello

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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