Dragon NaturallySpeaking 13, la recensione
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Dragon NaturallySpeaking 13, la recensione

Come va la nuova versione del popolare programma di dettatura vocale sviluppato da Nuance Communications

Puntuale come ogni anno è arrivato l’aggiornamento di Dragon NaturallySpeaking, probabilmente il più celebre fra i sistemi professionali per la dettatura vocale. Per Nuance Communications, la società che ha lanciato la prima versione del programma nell’ormai lontano 1997, si tratta del ventesimo update in 18 anni, forse non il più rivoluzionario di sempre, ma di sicuro uno dei più efficaci dal punto di vista dell’affidabilità.

Il fine è quello di sempre: ascoltare l’utente e trasformare ogni sua parola in comandi o file di testo. I mezzi, però, sono cambiati, o perlomeno si sono evoluti. Dragon NaturallySpeaking 13, questa l’ultima denominazione del software, si presenta infatti con tutta una serie di migliorie sotto il cofano che puntano a semplificare l’utilizzo anche per chi non ha particolari dimestichezza con il mondo informatico.

Più rapido nella configurazione
C’è innanzitutto un’interfaccia rinnovata che prevede un setup di configurazione e apprendimento ridotto all’osso: la prima dettatura, quella cioè su cui Dragon prende le misure alla voce del padrone, è stata portata a soli 30 secondi; ci sono poi nuove funzionalità basate sul contesto che velocizzano le attività di immissione del testo; c’è infine una nuova tecnologia che riconosce automaticamente diversi tipi di microfoni utilizzati, compresi quelli integrati nella maggior parte dei laptop di ultima generazione.

Oltre la dettatura
Per la cronaca: chi vuole, può utilizzare Dragon NaturallySpeaking 13 anche per lavorare col PC a mano libere (vale a dire con la sola imposizione della voce), dal momento che il software è predisposto nativamente per avviare ed interagire con applicazioni di terze parti (anche web) come Gmail, Outlook.com, Chrome, Firefox e Internet Explorer. Si tratta, però, di funzionalità aggiuntive il cui beneficio - in termini di risparmio di tempo - è francamente opinabile: per avviare una sessione di browsing o accedere alla bacheca di Facebook, mouse e tastiera restano - a nostro personale modo di vedere - insostituibili.

Affidabile, basta scandire bene
Ben diverso il discorso quando si tratta di dettare testi di una certa lunghezza e complessità. È in queste situazioni che Dragon NaturallySpeaking 13 dà il meglio di sé, soprattutto se lo si paragona ai vari sistemi di riconoscimento vocale (Siri, S-Voice, Cortana) offerti gratuitamente sugli smartphone di ultima generazione. Il risultato è piuttosto fedele al dettato, specie se si ha l’accortezza di scandire bene le parole ed evitare termini stranieri (che si possono comunque insegnare attraverso le varie funzionalità di modifica e revisione). Come tutte le ultime realese Dragon, inoltre, anche la versione 13 del programma consente di lavorare con dettatura in continuo, vale a dire senza interruzioni, fino a quando non viene deliberatamente messo a riposo dall’utente.

La qualità si paga (anche in termini di spazio)
Tanta qualità, ovviamente, si paga, sia sul piano dei costi di licenza (si va dai 99 euro della versione base - Dragon NaturallySpeaking 13 Home Edition - agli 849 euro della versione Professional), sia soprattutto in termini di storage: servono almeno 4 giga di memoria libera per la prima installazione su PC Windows a 64 bit, ma lo spazio richiesto è destinato ad aumentare man mano che il software apprende dalle nostre registrazioni.

In definitiva una buona soluzione per la dettatura vocale che potrebbe tornare molto utile in tutti quegli ambiti - è il caso di blogger, scrittori, studi legali e medici - laddove la scrittura o la trascrizione in digitale di testi scritti a mano rappresenta un’enorme perdita di tempo.

Dragon NaturallySpeaking 13: le foto

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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