Tecnologia

Perché DJI Mavic Air è il drone che può mettere tutti d’accordo

Piccolo, potente, intelligente e a un prezzo non proibitivo. Ecco perché il nuovo "pieghevole" della casa cinese può diventare un best-seller

Gli appassionati di droni si dividono in due grandi categorie: da un lato ci sono gli utilizzatori professionali, spesso fotografi evoluti disposti a tutto pur di avere l'ultimo ritrovato della tecnologia "aerea"; dall’altro gli amatori, coloro che - un po’ per gioco e un po’ per curiosità - sono alla ricerca di mezzi compatti, facili da usare e possibilmente economici per iniziare a prendere confidenza col mezzo.

Per cercare di avvicinare due mondi che oggi sembrano piuttosto distanti, DJI ha annunciato Mavic Air, un drone che sembra fatto apposta per accontentare il maggior numero di utenti. Piccolo, compatto, intelligente è la versione light – sia nel peso che nel prezzo – del primo quadricottero pieghevole della casa cinese.

Il vantaggio, rispetto a tutti i principali concorrenti di fascia bassa (compreso il fratello minore DJI Spark), sta nella dotazione tecnica, più vicina al mondo professionale che a quello consumer. Il nuovo DJI Mavic Air si presenta infatti con un telecomando con antenne direzionali, una fotocamera 4k stabilizzata, ma soprattutto tutta una serie di sistemi intelligenti pensati per semplificare sia la guida che le riprese.

Pesa meno di mezzo chilo

Ma, è evidente, il vero punto di forza del nuovo Mavic Air sta nella sua compattezza: con i suoi bracci pieghevoli e un peso che sfugge quasi alle leggi di gravità (430 grammi), il nuovo drone di DJI rientra a pieno titolo fra le soluzioni ideali per chi è alla ricerca di una soluzione pratica, portatile, da infilare nello zainetto senza troppi sacrifici.

All’insegna della facilità d’uso è anche tutto l'equipaggiamento di guida: Il Mavic Air si pilota attraverso l’apposito telecomando in dotazione (dotato di antenne direzionali per garantire un raggio d’azione fino a 4 km di distanza) ma è anche istruito per rispondere a una serie di comandi gestuali. Risultato: il drone decolla, segue, fotografa, registra, avanza, indietreggia e atterra con la sola imposizione delle mani.

La presenza di una serie di sensori e fotocamere di bordo e dai sensori infrarossi dovrebbe inoltre mettere al riparo da escursioni pericolose: il Mavic Air costruisce in automatico una mappa tridimensionale del suo ambiente, rileva ostacoli fino a 20 metri di distanza e promette di superarli grazie a un sistema di guida assistita (Advanced Pilot Assistance).

Pensato per il videomaker che vuole essere assistito

Per il suo ultimo gioiellino portatile, DJI dichiara un’autonomia di 21 minuti ed è progettato per reggere l'urto dei venti (fino a 36 km/h) e dell'altitudine (fino a 5000 metri) sopra il livello del mare. La velocità massima (in modalità Sport e con controllo remoto) è di 68,4 km/h.

Il comparto fotografico è regolato da una fotocamera 4K (sensore 1/2.3” CMOS e obiettivo da 24 mm con apertura f/2.8)  “protetta” da una sospensione cardanica meccanica a tre assi dotata di ammortizzatori per smorazare le vibrazioni.

Piuttosto ampio il carnet di risorse per la gestione delle foto e dei video, che possono essere salvati sulla memoria integrata da 8 GB o sulla micro SD aggiuntiva. Oltre agli scatti singoli (a 12 megapixel) e i video 4k (30 fps), registriamo le opzioni per le riprese HDR e slow-motion a (120 fps), a cui si aggiungono tutta una sere di opzioni destinate agli amanti delle riprese creative: è possibile ad esempio scattare e unire automaticamente (e in tempi molto rapidi) 25 foto per creare un’immagine panoramica da 32 megapixel (funzione Sphere), creare immagini orizzontali, verticali e a 180 gradi, ma soprattutto sfruttare tutte quelle opzioni di volo predefinite (QuickShot, Rocket, Dronie, Circle, Helix) che consentono di effettuare riprese con tracciatura automatica senza bisogno di particolari competenze di pilotaggio: sarà il drone a occuparsi di tutto, seguendo una rotta predefinita (percorsi circolari, ovali, movimenti longitudinali) e ancorandosi al soggetto da riprendere.

Da 849 euro

Mavic Air sarà disponibile in tre colori (nero, bianco e rosso) a un prezzo di vendita di 849 Euro. Nella confezione, oltre al drone, una batteria, il dispositivo di controllo remoto, una custodia per il trasporto, due paia di protezioni per le eliche e quattro paia di eliche.

DJI ha già fatto sapere che proporrà anche una versione più lussuosa (Mavic Fly More Combo) che include il drone, tre batterie, un dispositivo di controllo remoto, una borsa da viaggio, due paia di protezioni per le eliche, sei paia di eliche, un adattatore batteria/power bank e un hub di ricarica della batteria, al costo di 1049 euro.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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