Hoover Synthesis, la recensione
Tecnologia

Hoover Synthesis, la recensione

Prime impressioni sul nuovo aspirapolvere ciclonico che compatta la polvere grazie a un sistema a elica motorizzata

In un mondo di elettrodomestici sempre più connessi e automatizzati, ci si può ancora stupire per un apparecchio tutto sommato “convenzionale”? Vien quasi spontaneo chiederselo davanti al nuovo Hoover Synthesis, ultimo genito della famiglia di aspirapolveri multi-ciclonici del gruppo Candy-Hoover, un prodotto che pur senza stupire per effetti speciali e colori ultravivaci vuol farsi apprezzare da tutti coloro che curano la propria casa (quasi) quanto il proprio corpo .

Hoover Synthesis non si connette al cellulare, non gira da solo per casa, non è leggero e nemmeno ci libera dalla schiavitù del filo; ma promette di fare quello che – in fin dei conti – è il primo e forse unico dovere di un prodotto di questo tipo: pulire (bene) la casa.

Tutto lo sporco in una "mattonella"
L’idea, quella di un aspirapolvere senza sacco basato su una tecnologia di aspirazione a ciclone, non è nuova per chi conosce la letterattura del genere. Ciò che differenzia il Synthesis da tutte le altre alternative del genere è il sistema di raccolta della polvere, che si basa su una tecnologia proprietaria denominata PACT (Power Active Compression Technology). In pratica: un’elica motorizzata situata proprio nel bel mezzo del “cestino” di raccolta si occupa di comprimere lo sporco in un unico, compatto “bolo” di polvere.

Un bel modo per evitare che l’aspirapolvere si riempia troppo in fretta (secondo i dati diramati dall’azienda, è possibile concentrare nello spazio di 1 litro un quantitativo di polvere pari a quello che verrebbe stipato in un normale contenitore da 10 litri) ma anche per evitare inutili dispersioni nell’aria al momento dello scarico: basta aprire il cilindro di raccolta, per vedere la “mattonella” di polvere scivolare senza intoppi verso la pattumiera.

Potente e silenzioso
Fin qui la teoria. Ma come si comporta il nuovo Syntesys nella vita di tutti i giorni? Fin dai primi passaggi si ha subito l’impressione di avere fra le mani una vera e propria fuoriserie delle pulizie. Bombato, massiccio, decisamente pesante (più di 6 chili e mezzo, da scarico), il nuovo aspirapolvere Hoover riesce comunque a districarsi nel traffico domestico grazie alle tre ruote integrate (due grandi posteriori e una piccola sul davanti che funge da perno) e al lunghissimo filo dotato di sistema di riavvolgimento automatico.

Ma ciò che colpisce di più è la silenziosità. Se siete fra quei casalinghi disperati che per necessità o abitudine si ritrovano a fare le pulizie a qualsiasi ora del giorno (e della notte), non avete di che preoccuparvi: il motore del Synthesis è stato tarato per non superare i 75 decibel A. Musica per le vostre orecchie, e per quelle dei vostri vicini.

A ciascuna superficie la sua spazzola 
A dir poco straripante la dotazione di accessori presenti nella confezione: il nuovo Hoover Synthesis arriva corredato da un set pressoché infinito di spazzole: c'è - fra le altre - quella per pulire i tappeti, quella delicata per il parquet, quella agli ioni d’argento per pulire i divani e altre superfici imbottite, quella "a pennello (integrata sul manico) per la pulizia rapida di superfici delicate quali librerie, cornici, tastiere del computer. Peccato che Hoover non abbia pensato a un supporto capace di ospitarle tutte: si finisce per metterle alla rinfusa in un sacco, o in una scatola, pronte a sfoderarle all’occorenza.

Quanto alle operazioni di manutenzione, caldamente consigliate trattandosi di un prodotto a tecnologia ciclonica, è sufficiente smontare i due filtri integrati (uno in entrata e uno in uscita), lavarli con acqua tiepida e quindi lasciarli asciugare all’aria aperta. Hoover consiglia un ciclo di lavaggio ogni tre mesi, un compromesso più che accettabile per un apparecchio che per il resto non prevede altri "oneri" di pulizia.

Conclusioni
Con il nuovo Synthesis abbiamo lustrato da cima a fondo un appartamento di 100 metri quadri in poco più di un’ora, con risultati piuttosto confortanti: la “bella” (si fa per dire) mattonella di polvere che abbiamo scaricato dal Synthesis al termine del test ci gratifica del tempo speso per le pulizie.

Il prezzo – 399 euro iva inclusa – non è basso, ma nemmeno proibitivo considerato il valore dell’apparecchio. Esistono, è vero, prodotti più maneggevoli (specie passando al comparto dei senza fili), ma se cercate un aspirapolvere altrettanto potente, solido, silenzioso e facile, anzi facilissimo da pulire, farete davvero fatica a trovare di meglio.

Hoover Synthesis: le foto

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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