Così Windows 10 rivoluzionerà le app per il mondo Microsoft
Courtesy of Microsoft
Tecnologia

Così Windows 10 rivoluzionerà le app per il mondo Microsoft

Il nuovo OS di Redmond consentirà di creare applicazioni universali, capaci cioè di girare su qualsiasi dispositivo. Cosa cambia per sviluppatori e utenti

Windows 10 non è solo il nuovo sistema operativo di Microsoft, scaricabile ufficialmente dal prossimo 29 luglio. C’è dell’altro. Nascosto fra le righe di codice della prossima piattaforma di Redmond, c’è il desiderio di Satya Nadella e soci di fare di Windows il miglior ecosistema per la fioritura di applicazioni, soprattutto mobili.

Inutile girarci intorno. In questi ultimi anni, e in particolare dall’avvento dei bazar delle applicazioni (come App Store e Google Play Store), Microsoft non ha saputo confezionare un’offerta di app all’altezza della concorrenza. Per un motivo che è stato più volte rimarcato: il riscontro non proprio entusiasmante ottenuto dai dispositivi mobili basati su sistema operativo Windows ha indotto molti sviluppatori a concentrarsi sulle applicazioni per iOS e Android, snobbando di fatto l'ambiente Microsoft.

Da qui la decisione del colosso americano di cambiare rotta, creando un sistema operativo unico, capace cioè di far convergere tutte le applicazioni, fisse e mobili, all’interno di un unico spazio vitale. Windows 10 è soprattutto questo: una piattaforma costruita su un strato software universale (si chiama non a caso Universal Windows Platform), capace di adattarsi a tutti i dispositivi su cui viene installato, siano essi PC, smartphone, tablet e persino Raspberry PI.

I vantaggi del sistema operativo universale
Il vantaggio è evidente, sia per gli sviluppatori che per gli utenti. I primi potranno d’ora in poi scrivere i programmi una volta sola, dal momento che ci penserà Windows 10 a declinarle in modo automatico (o quasi) sui singoli dispositivi.

Dieci motivi per passare a Windows 10


Per gli utenti ci sarà invece la possibilità di fruire di un portafogli di app molto più ampio, come ci spiega Andy Wigley, Technical Evangelist in Microsoft UK: "Il vantaggio di poter contare su una soluzione che permette di adattare le app sviluppate alle capacità di ogni dispositivo, integrando i servizi tipici del mondo Microsoft come Cortana, Xbox Live ma anche il nuovo sistema Continuum, consente di fatto agli sviluppatori di aprirsi a un pubblico potenziale di circa 2 miliardi di device nel mondo. È un’opportunità che credo nessun altra azienda al mondo può oggi offrire".

Tutte le app (anche quelle vecchie) passano da Windows Store
L’arrivo di Windows 10 sarà anche l’occasione per mettere ordine fra tutte le migliaia di programmi per PC Windows che attualmente vengono cercate in modo casuale fra i meandri del Web. "Il nuovo Windows Store", ci tiene a sottolineare Fabio Santini, Direttore della Divisione Developer Experience & Evangelism di Microsoft Italia, "diventerà la sede ufficiale di distribuzione anche per tutte quelle applicazioni storiche per Windows - si pensi ad esempio a WinRar e a WinZip - che oggi sono disperse nei vari siti che aggregano il software per il mondo desktop. Per gli utenti significherà poter scaricare tutti i programmi necessari da un'unica fonte, certificata e sicura, poiché controllata internamente da Microsoft".

Da iOS (e Android) a Windows con un ponte
La domanda sorge a questo punto spontanea: quante possibilità ci sono che anche tutte quelle applicazioni mobili finora sviluppate esclusivamente per iOS e Android arrivino finalmente su Windows? Su questo punto non si possono fare previsioni infallibili, quel che è certo è che Windows 10 prevede un apposito tool di sviluppo pensato per tutti coloro che hanno sempre desiderato creare app anche per il mondo Microsoft ma non hanno mai osato farlo per evitare di dover riscrivere il software da zero.

Questi strumenti, che verranno radunato sotto il cappello di Universal Windows Platform Bridges, saranno una sorta di cavallo di Troia per portare il codice sviluppato per altri sistemi operativi (o anche per il Web) nel mondo Windows. Gli sviluppatori, spiega Microsoft in una nota, potranno iniziare con una base di codice già esistente per Android o iOS, integrare con le funzionalità della piattaforma universale di Windows e quindi distribuire la loro nuova applicazione tramite Windows Store.

Quanto sia facile - strumenti alla mano - realizzare questa migrazione lo sapremo davvero nei prossimi mesi. Di sicuro Microsoft può dire di aver creato un insieme di condizioni mai così favorevoli per la nascita di un ecosistema finalmente all'altezza del suo nome.

I più letti

avatar-icon

Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

Read More