StarCraft 2 LEgacy of the Void
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Tecnologia

Starcraft II: Legacy of the Void – 5 cose da sapere + 5 video

Ecco le informazioni essenziali sull'ultimo capitolo del re degli strategici in tempo reale

1 – Cos'è

Se parliamo di giochi strategici in tempo reale, la saga di StarCraft rappresenta un faro imprescindibile sin dal 1998, anno del suo esordio. StarCraft II: Legacy of the Void è la terza e ultima parte della seconda trilogia, composta da Wings of Liberty (2010) e Heart of the Swarm (2013).

Starcraft II: Legacy of the Voidesce il 10 novembre, soltanto per Pc – perché sì, nonostante i tentativi nessuno è ancora riuscito a portare uno strategico in tempo reale su console senza ridurne drasticamente la profondità strategica e tattica: allora meglio restare sul caro vecchio computer e farsene una ragione.

2 – Ambientazione e trama

Nel lontano futuro l'intero universo è minacciato da un'oscura e potentissima creatura di nome Amon, il malvagio esponente di un'antichissima razza, gli Xel'naga, nonché il responsabile delle creature nate dall'ibridazione fra Zerg e Protoss.

Ne abbiamo compreso la minaccia in Wings of Liberty (2010), giocando gran parte delle missioni nei panni degli umani capitanati da Jim Raynor. Poi, in Heart of the Swarm, abbiamo riunito sotto il comando della Regina delle Lame l'intera razza degli zerg, e già che c'eravamo abbiamo sistemato i conti in sospeso che ci impedivano di concentrarci sul vero pericolo per l'universo.

3 – La campagna in singolo

In Legacy of the Void vestiamo i panni del protoss Artanis nel tentativo di riunire i vari clan, vincendo le rispettive rivalità. Il nostro sforzo diplomatico non potrà però convincere tutti, nonostante la posta in gioco: conquistare l'appoggio di alcune tribù ci alienerà necessariamente quello di altre, e con esso la disponibilità di alcune specifiche unità da combattimento.

Come da tradizione, la campagna si sviluppa attraverso una serie di missioni successive, sempre più complesse e difficili. Jim Raynor e Sarah Kerrigan (la Regina delle Lame) giocheranno una piccola parte negli eventi che condurranno alla battaglia finale contro Amon.

4 – Multiplayer

Ormai da anni il multiplayer competitivo di StarCraft è l'elemento su cui si concentrano le maggiori attenzioni e aspettative, ed è anche il centro gravitazionale di un fortunatissimo e ricco torneo mondiale (in cui i giocatori sudcoreani la fanno da padroni occupando stabilmente le prime 20 posizioni nel ranking mondiale).

Come accade a ogni nuova uscita, anche con Legacy of the Void gli sviluppatori di Blizzard hanno introdotto nuove unità da combattimento. Si tratta di un'operazione pericolosa, perché è fondamentale non alterare il delicatissimo bilanciamento fra le varie razze. Anche questa volta, però, i feedback dei giocatori professionisti e degli amatori che hanno sperimentato la Beta sembrano aver garantito il successo.

5 – Le cut scene

Le cut scene non influenzano le dinamiche di gioco, ma sono essenziali per stabilire il tono di una missione e di un'intera campagna.

Fin dall'esordio, nel 1998, la serie di StarCraft si è imposta per la qualità narrativa e registica delle sue cut scene. Ancora oggi, nell'universo dei videogame, sono pochi quelli che reggono il confronto – bisogna scomodare Hideo Kojima per trovare rivali all'altezza. È un buon segno perché testimonia la volontà di regalare ai fan qualcosa che valga davvero la pena.

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Aldo Fresia

Scrivo di cinema e videogame. Curo e conduco la trasmissione radiofonica Ricciotto.

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