Hiroshi Yamauchi, come ha reso grande Nintendo in 5 mosse
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Tecnologia

Hiroshi Yamauchi, come ha reso grande Nintendo in 5 mosse

È morto lo storico presidente che ha trasformato Nintendo in un colosso dei videogiochi: ecco come ci è riuscito

Si è spento ieri a 85 anni Hiroshi Yamauchi, presidente di Nintendo dal 1949 al 2002. Forse il suo nome non dirà molto agli ultimi arrivati, ma se la grande N è diventata quella fabbrica delle meraviglie che conosciamo oggi il merito è suo: ha preso una piccola azienda di carte da gioco e l'ha trasformata in un gigante dei videogame. Visionario e fuori dagli schemi, e al tempo stesso informale e modesto, Yamauchi ha saputo interpretare come pochi le evoluzioni dell'intrattenimento digitale e comprendere i desideri dei giocatori, puntando sempre su innovazione, qualità e immediatezza. Ecco allora cinque passaggi chiave della sua lunghissima carriera alla guida di Nintendo.

Shigeru Miyamoto
Ovvero, l'uomo che ha reso Nintendo una potenza creativa. Dalla sua assunzione nel 1977, dopo un colloquio con Yamauchi, Miyamoto ha dato vita alle serie di maggior successo della grande N, fra cui Donkey Kong, Mario, The Legend of Zelda, i giochi Wii (Sports e compagnia). Prendersi in casa uno dei più grandi game designer di tutti i tempi è stata davvero una mossa decisiva.

NES
Nintendo lancia in patria nel 1983 la sua prima console, il Family Computer alias Famicom, che diventa NES (Nintendo Entertainment System) quando sbarca in Occidente due anni più tardi. Il successo è planetario: con 62 milioni di modelli si impone come la console più venduta dell'era 8 bit trasformando definitivamente Nintendo in uno dei colossi dei videogame.

Game Boy
Il dominio incontrastato nel mondo dei videogiochi portatili nasce da qui: quasi 119 milioni di macchine vendute (compreso il Color) dicono tutto. La combinazione fra tecnologia semplice, prezzo contenuto e un catalogo imbattibile, dal mitico Tetris a Mario ai Pokémon, spazza via la concorrenza di console più avanzate, come il Game Gear di Sega e il Lynx di Atari.

Super Nintendo
Dopo la fortuna del NES, Yamauchi e la compagnia cementano il loro impero lanciando nel 1990 la seconda console domestica, il Super Nintendo (o Super NES), una macchina formidabile dal punto di vista tecnologico. Questa volta ha un avversario tostissimo, il Mega Drive di Sega, ma riesce comunque a spuntarla e piazzare 49 milioni di modelli. Seguiranno il Nintendo 64 e il GameCube, altre due console fantastiche che patiscono però il boom di PlayStation e poi Xbox.

Satoru Iwata
Quando Yamauchi decide di lasciare la presidenza nel 2002, le redini di Nintendo passano a Iwata. Altra decisione azzeccatissima, visto che Iwata riporta l'azienda in cima al mondo grazie a DS (2004) e Wii (2006), che vendono rispettivamente 154 e 100 milioni di unità. Yamauchi ha trovato un erede degno del suo lascito.

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Filippo Ferrari