Ecco perché anche Google sta lavorando a una sua console videoludica
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Tecnologia

Ecco perché anche Google sta lavorando a una sua console videoludica

Il mercato videoludico è troppo ghiotto per lasciare che se lo spartiscano Microsoft, Sony, Nintendo... e Apple. Corre voce che a Cupertino stiano lavorando a un dispositivo di gaming, Google non vuole essere da meno

Era solo questione di tempo, e il momento è sicuramente propizio. Dopo aver messo piede in ogni minuto anfratto del panorama tecnologico, ora Google è pronto a lanciarsi nel settore videogame. A rivelarlo è un report del Wall Street Journal che, citando lo solite fonti interne all'azienda, assicura come a Mountain View esista un team dedicato allo sviluppo di una console che potrebbe essere pronta al lancio già nel giro di qualche mese.

Ma cosa dovrebbe spingere Google a lanciarsi in un mercato ultra-competitivo come quello delle console videoludiche? Diverse cose. Innanzitutto, da qualche tempo circola voce che Apple stia lavorando in gran segreto a una sua console e che si appresterebbe a lanciarla in pompa magna in un futuro non troppo lontano. Mantenendo l’ormai rodata abitudine di occupare qualunque spazio di mercato, in modo da poter piazzare almeno un carrarmatino su ogni possibile fronte, come in uno spietato Risiko tecnologico, Google non vuole correre il rischio di rimanere l’unico grande colosso hi-tech sprovvisto di un dispositivo di videogaming.

Bisogna inoltre considerare che giusto questo mese Microsoft e Sony hanno presentato al mondo la nuova generazione di console videoludiche , creando un battage mediatico senza precedenti, che continuerà a montare strategicamente (e a seminare nuovi acquirenti) di qui all’autunno. Insomma, il mercato dei videogiochi è in fermento, e Google sa che il momento è propizio per giocare le proprie carte. Anche perché, non si parla di noccioline, si parla di 24,9 miliardi di dollari spesi in videogiochi per console lo scorso anno. Una cifra enorme, considerando la flessione nei consumi dettata dalla crisi, che per la stragrande maggioranza viene spartita tra tre competitor: Nintendo, Sony e Microsoft.

Per provare a forzare questo consolidato predominio a tre, Google può puntare su un’arma piuttosto efficace: Android. Il sistema operativo che Mountain View ha lanciato nel 2008 è ormai un punto di riferimento mondiale per il mercato smartphone (il 75% sono Android) e tablet (57%). Non solo, i dati rivelano che i videogiochi mobile sviluppati per Android vanno alla grande e possono vantare una diffusione e una velocità di crescita superiori a quelle dei videogiochi per console (anche solo per il fatto che costano molto di meno e richiedono meno tempo per apprezzarli). 

Oltre a una futura console, il report del WSJ rivela che a Mountain View stanno lavorando anche a uno smartwatch (ma questo già si sapeva) e a un nuovo Nexus Q (il primo non è mai stato immesso sul mercato), e che Google si sta preparando a lanciare uno di questi prodotti in autunno.

In autunno verrà rilasciata la nuova versione di Android, e a quanto pare Google ha deciso di estendere la possibilità di utilizzare liberamente Android anche per dispositivi differenti da smartphone e tablet. Questo potrebbe essere un segno dell’imminente arrivo di una console marcata BiG G.

Rimane da capire in quale porzione del mercato videogame Google intenda piazzarsi. Potrebbe decidere di puntare in basso, ai consumatori meno facoltosi, e lanciare una console low-cost simile a Ouya , votata alla libertà di utilizzo e sviluppo, ma priva di una potenza grafica degna di una Xbox o una PlayStation. Oppure, Google potrebbe optare per l’artiglieria pesante e sfidare Microsoft e Sony in una sfida frontale. In quest’ultimo caso (il meno probabile), ne vedremo delle belle.

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Fabio Deotto