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Tecnologia

Uber offrirà passaggi in elicottero

Grazie a un accordo con Airbus, presto il popolare servizio potrà abbinare a una tradizionale corsa in auto un volo a prezzi ridotti

Non mancano certo fantasia e coraggio ai manager di Uber. Dopo aver reso più semplice il noleggio con conducente tramite una app, dopo aver trasformato semplici cittadini in tassisti (e aver fatto infuriare quelli tradizionali), hanno deciso di percorrere strade inedite, spiazzanti, ben oltre i confini ristretti del business iniziale.

Le variazioni sul tema del trasporto ordinato dallo smartphone comprendono finora, in ordine sparso, svariate sperimentazioni: i tour cittadini e un succedaneo della metropolitana in capitali caotiche come Roma; la consegna di gelati via drone a Singapore; il recapito di pacchi e cibo a domicilio negli Stati Uniti e non solo; i passaggi in risciò in India (poi congelati); quelli in barca in Turchia.

Un’invasione di proposte su asfalto, mare e cielo, che si arricchisce oggi di una nuova opportunità aerea. Come anticipato dal Wall Street Journal, Uber offrirà voli in elicottero ai suoi clienti. Ha stretto una partnership con il noto costruttore Airbus che metterà a disposizione i suoi H125 e H130.

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Si comincia Oltreoceano, nello Utah, in concomitanza con il Sundance Film Festival in programma dal 21 al 31 gennaio, ma l’idea è di estendere il servizio e renderlo una consuetudine, una prassi riservata a manager frettolosi che devono raggiungere una destinazione all’ultimo minuti o turisti che intendono sorvolare un’area piena di attrattive da una prospettiva inedita.

La app ha un feeling di lungo corso con le pale in movimento: già nel 2013 aveva effettuato alcuni test a New York, dove un concorrente, Gotham Air, offre trasbordi verso i vicini Hamptons con un discreto successo. Lo stesso è avvenuto durante l’ultimo festival di Cannes, a maggio del 2015, o un mese dopo durante il Bonnaroo, gigantesco raduno musicale in Tennessee.

La vera prova del nove è coincisa però con l’ultimo Ces, la fiera della tecnologia più importante al mondo che si è conclusa qualche giorno fa. Per 99 dollari, circa 90 euro, era possibile sorvolare la Strip, la strada principale dei casinò, saltando il traffico e godendosi una vista mozzafiato. Un po’ come succede con GrabHeli nelle Filippine, ovvero un taxi elicottero, costola di una app per chiamare un’auto con conducente a Manila e dintorni.

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Insomma, l’intelligenza di Uber è quella di pescare il meglio di altre esperienze, non importa quanto improbabili (vedi i droni che scorrazzano gelati), testarle sul campo e rilanciarle se piacciono ai suoi utenti. Uberchopper, questo il nome del servizio, dovrebbe presto rientrare nell’élite delle proposte standard dell’azienda, verosimilmente negli Stati Uniti. Con un funzionamento sulla carta molto intuitivo e altrettanto interessante.

Basta scegliere la propria meta tra quelle disponibili e un’auto provvede a prelevare il passeggero o i passeggeri in ufficio, a casa, in hotel, per portarli fino al luogo della partenza in elicottero. A destinazione, se Uber è presente, ci si può far accompagnare a qualsiasi indirizzo. Spendendo dapoche centinaia di dollari fino a qualche migliaia, a seconda delle miglia sorvolate.

D’altronde la tariffa conta, ma fino a un certo punto. Il valore aggiunto è la comodità. La tranquillità di poter arrivare a centinaia di chilometri di distanza con i propri orari, con stile, nel comfort più totale. Un bonus non da poco per una clientela per la quale il vero lusso è il tempo. O per una coppia o un gruppo d’amici che, per una volta, vuole assaggiare il gusto di quel lusso.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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