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Tecnologia

WhatsApp, come salvare le chat importanti

Backup manuale e automatico, anche su Google Drive, messaggi preferiti. I metodi per non smarrire i ricordi digitali più preziosi

La prima volta che vi siete dati la buonanotte e tutti quei baci a forma di cuore soffiati via da una faccina gialla che fa l’occhiolino. Un video appena spedito dall’altra parte del mondo, cartolina animata senza attese postali, o la foto fuori fuoco di una torta preparata apposta per voi un sacco di tempo fa. Le battute stupide del vostro migliore amico e gli strafalcioni involontariamente comici di vostra madre ai primi passi con WhatsApp.

La memoria del servizio di messaggistica istantanea più popolare in Italia è un polmone di ricordi, attimi unici, sensazioni visive che mai e poi mai vorremmo smarrire. Ecco come metterle al sicuro e ritrovare in fretta le più preziose.

I messaggi importanti

Ripescare un’immagine tra le 12.756 che vi siete scambiati in due anni di relazione o mettersi a caccia di quella frase così intensa in un momento d’improvvisa nostalgia, può costringervi ad andare a ritroso nelle chat per ore e ore. Con due controindicazioni: il successo non è assicurato, perché quel testo può essere davvero remoto; dopo un po’ pollice e occhi vi chiederanno pietà, per non parlare della noia mortale in mezzo a diecimila facezie, tra i mille rimpalli per una cena da organizzare o che regalo comprare all’amico incontentabile.

Fortuna che WhatsApp, per ora almeno solo sull’iPhone, ha aggiunto la funzione «messaggi importanti». Basta cliccare su una foto, un video, un messaggio di testo, e accanto ai classici «copia», «inoltra», «elimina» e le informazioni su lettura e consegna, troverete una stelletta. Toccatela e si riempirà, oltre a comparire vicino all’ora dell’invio del messaggio. Ecco, tutta questa corrispondenza vip la ritroverete cliccando in alto sul nome del vostro contatto. Sotto «Tutti i media», che riassume il traffico multimediale delle vostre conversazioni, è stato aggiunto «messaggi importanti». La bomboniera dei ricordi più dolci. O amari, certo: insostituibile memento di quanto una persona possa essere sgradevole e ricordarvi perché avete smesso di frequentarla.

Il backup manuale

Lei o lui vi ha appena scritto una cosa bellissima e per nulla al mondo la vorreste perdere, peccato che da qualche giorno il vostro telefono faccia i capricci, tenda a spegnersi all’improvviso e, inspiegabilmente, si perda per strada qualche foto che avete appena scattato. Meglio cominciare a cautelarsi.

Toccate «impostazioni» e poi «chat e chiamate», infine «backup delle chat». Potrete farlo sul momento, non sia mai che lo smartphone sia sul punto di morire. Inoltre potete impostare la frequenza con cui viene effettuato il backup automatico: disattivato, se siete così precisini da ricordarvene ogni tanto; mensile, settimanale e addirittura quotidiano. Alle tre di notte circa: mentre dormite, i vostri ricordi finiscono al sicuro. Meglio se nella nuvola.

Il backup nel cloud

Già? Ma dove vengono salvati? La risposta non è semplice, perché dipende da che telefono avete. Tendenzialmente ha senso che il backup avvenga all’esterno del vostro smartphone, e di questo ragioniamo in questo articolo. Perché se il dispositivo si rompe, lo perdete o ve lo rubano, potete dire addio a cuoricini, faccine, dichiarazioni d’amore, amicizia e fratellanza eterna. Vediamo caso per caso.

Per smartphone Android

Su Android è previsto un backup locale, cioè sul telefonino, così consultando questo link i più smanettoni o quelli con il solito amico martoriato in caso di emergenze hi-tech, potranno estrarlo manualmente con un file manager se il cellulare ha smesso di funzionare come dovrebbe. Lo stesso dicasi per la memoria multimediale di tutto il dispositivo.

La novità, appena annunciata, è che WhatsApp può fare un backup anche con Google Drive, gratis fino a 15 giga. Tanti. Significa che i dati sono archiviati al sicuro nella nuvola nei server del motore di ricerca, recuperabili da un qualsiasi smartphone in cui inserirete la vostra scheda. Già: non dimenticate che per loggarsi a WhatsApp è obbligatoria la presenza del numero di telefono con cui ci si è registrati al servizio. Tutto sommato, una garanzia in più per la nostra privacy. La funzione, come per tutte le novità dell’applicazione, sarà estesa gradualmente a tutti gli utenti.

Per iPhone

Sugli iPhone il backup avviene già anche su iCloud, la nuvola della Apple gratuita fino a 5 giga, da 0,99 euro al mese per 50 giga, da 2,99 euro al mese per 200 giga, spazio naturalmente condivisibile con altri servizi della mela. Se non volete pagare (lo stesso consiglio vale se avete uno smartphone Android) è meglio non includere i video, che tendono a occupare tanti megabyte. Comunque, sulla schermata di WhatsApp potrete sempre leggere a quanto ammonta la dimensione totale del pacchetto, con e senza filmati. Ultima raccomandazione: usate il Wi-Fi per i backup, anche su Android. Con la rete 3G o 4G, potreste bruciare in un colpo solo tutti i vostri giga del mese.

Per Windows Phone

Per i telefonini targati Microsoft non esistono al momento backup cloud automatici. Se non vi fidate della stabilità della memoria del vostro smartphone, è opportuno esportare la cronologia e inviarla via e-mail. Qui leggete come fare. Purtroppo, non è possibile includere foto e video.

Ricomincio daccapo

All’opposto, se volete azzerare tutto, magari per vendere il telefono o smaltirlo definitivamente, potreste trovare utile la funzione «cancella tutte le chat». La trovate in fondo al menu principale delle impostazioni. Fa tabula rasa di messaggi, video e foto associate al vostro numero di telefono. Un metodo di rimozione dei ricordi, che può essere funzionale, anche, per levare di mezzo qualche trauma via chat.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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