WhatsApp: 10 scuse per difendervi dalla spunta blu
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Tecnologia

WhatsApp: 10 scuse per difendervi dalla spunta blu

Ovvero: come giustificarsi dinnanzi a chi vi accusa di aver ignorato un messaggio

E insomma, la tanto temuta notifica di lettura alla fine è arrivata. Whatsapp ha appena introdotto la spunta blu, e fra gli utenti si è subito scatenato il panico.

Sento già parlare di storie d’amore troncate, di amicizie rovinate, di attriti sul lavoro nati per messaggi letti e ai quali non è mai stata data una risposta. Conosco amici che stanno seriamente pensando di passare a WeChat o a Hangouts per evitare di trovarsi in situazioni spinose.

In realtà, per quanto scientifica e impietosa, la spunta blu può essere aggirata con misure meno drastiche. Ad esempio con qualche piccola bugia. L’importante è crederci fino in fondo e fare di tutto per convincere l'interlocutore deluso.

Per facilitarvi il compito vi offro qui un prontuario con 10 scuse pronte, da sfoderare nel caso qualcuno vi accusi di aver ignorato un messaggio importante inviatovi su WhatsApp. [Scorri avanti per continuare]

Scusa #1: la batteria

«Il tuo messaggio? Certo che l’ho letto. Il problema è che mi si è scaricata la batteria non appena l’ho ricevuto. ‘Sto iPhone 4 è da buttare, ormai si esaurisce dopo mezza giornata. Quasi quasi passo ad Android».

Scusa #2: l’aereo

«Ehi ciao, sì scusami se non ti ho risposto, sì, sì, il tuo messaggio su WhatsApp l’ho visto, epperò l’ho letto un attimo prima del decollo e quindi non ho potuto risponderti. Pensa che mi son pure beccato il cazziatone dalla hostess!» [Pausa] «Come? Sì, sono a New York, torno domenica, non te l’avevo detto?» [Altra pausa, allontanatevi dalla cornetta e fate finta di parlare con un barista inglese] «Yes, a coffee please, a small coffee if possible».

Scusa #3: l’aggiornamento software

«Pronto? Sì…ah ciao! Sì hai ragione, il fatto è che ho appena aggiornato il cellulare alla versione 5.0 di Android… Oh, non ci crederai, ma non funziona più niente, riesco solo a ricevere telefonate. Non è che conosci un sistema per tornare alla versione precedente?»

Scusa #4: la tastiera in arabo

«Per fortuna che mi hai chiamato. Ieri sera quei guasconi dei miei compagni di squadra mi hanno sfilato il telefono dalla tasca e mi hanno impostato la tastiera in arabo. Ti giuro, non riesco più nemmeno a entrare nella rubrica».

Scusa #5: il tamponamento

«Hai ragione, sono uno stupido, il tuo WhatsApp lo stavo leggendo in macchina e, guarda te…mi sono distratto e ho tamponato una Matiz ferma al semaforo. Ma no, no, tu non c’entri. È colpa mia, lo dicono tutti che non bisogna utilizzare il cellulare mentre si guida. Scusami devo lasciarti, sono qui col carrozziere per il preventivo».

Scusa #6: la galleria

«Il tuo WhatsApp? Certo che l’ho letto. Il problema è che subito dopo sono entrato in una galleria. E ho trovato traffico. Pensa la coincidenza, ne esco proprio ora».

Scusa #7: gli occhiali

«Pronto? Ah ma allora eri tu? Ho aperto il messaggio senza sapere chi fosse, sono senza occhiali, li ho lasciati in ufficio, da vicino ormai non leggo più niente. Come? Non sapevi che portassi gli occhiali? Una brutta presbiopia, tra l’altro pare peggiori con l’età».

Scusa #8: sei sicura che la spunta sia blu?

«Il tuo messaggio? No che non l’ho letto. Come dici? C’è la spunta blu? Mi sembra strano, forse hai visto male, questi cellulari fanno brutti scherzi, soprattutto sotto i raggi diretti del sole. Il verde e il blu a volte si confondono».

Scusa #9: lo svampito

«Come dici? Sono uno stronzo? Ma guarda che io ti ho risposto! Ma, ma… ma come non ti è arrivato nulla? Aspé, fammi controllare un attimo. Hai ragione, ho composto il messaggio ma non ho cliccato su Invia. Sono proprio uno svampito».

Scusa #10: The Blues Brothers

«Non è stata colpa mia! Non ti volevo ignorare. Dico sul serio. Ero… rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C’era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C’è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!»

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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