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Tecnologia

Le nuove modelle nate su Instagram

Passerelle e concorsi di bellezza contano poco. La notorietà si conquista a furor di like, come dimostrano queste splendide ex sconosciute

Non hanno bisogno di un talent scout che le scopra, un’agenzia che le spinga, uno stilista infatuato che le trasformi in feticci da copertina. Fanno tutto da sole, sguardo ammiccante perfezionato allo specchio, telefonino alla mano: ritoccano gli scatti con i filtri digitali giusti (operazione ormai elementare), poi le pubblicano su Instagram e sfilano davanti a una platea di 700 milioni di persone: 1,4 miliardi di pollici capaci di decretare a colpi di like il successo planetario di perfette sconosciute. Ventenni di periferia con il fisico asciutto o le forme generose, more e bionde da qualsiasi provincia del pianeta che grazie al passaparola, e agli algoritmi dell’applicazione pensati per dare evidenza alle più cliccate, diventano celebrità.

Queste icone nate dal basso sono le creature della nuova democrazia diretta della moda, la prova che il suo cursus honorum tradizionale è ampiamente rovesciabile: da strumento per aumentare una notorietà alimentata da magazine e sfilate, i social network sono in grado di accenderla da zero e amplificarla. Portando ad apparizioni su siti e riviste, a ingaggi annaffiati di soldi dai brand che contano: intorno a 6 mila euro per un singolo post sponsorizzato da un’azienda se la ragazza supera il milione di seguaci, come riporta il blog americano Mashable. In media, una foto rende di più di un passaggio in passerella. 

Scorrendo i loro profili, si nota che alcune aprono le porte delle loro camere da letto, a volte ai confini con la nudità; altre preferiscono scenari meno pieni di sottintesi, da una spiaggia al parco dietro l’angolo. In ogni caso, la regola aurea è puntare sulle sbavature, sull’imperfezione: la luce troppo bassa o esagerata, il soggetto principale fuori fuoco, un dettaglio non a posto. Perché è l’elemento amatoriale ad azzerare la distanza che di norma si crea con l’universo patinato della moda. Sono i frammenti d’intimità a catturare e fidelizzare il pubblico, che dalla serratura di uno schermo vuole spiare la versione ordinaria della bellezza. O almeno una sua credibile rappresentazione.

Ecco otto profili da scoprire e seguire.

@sophiemudd

Sophie Mudd Ha appena 18 anni ma per tanti giornali, dal The Sun a Fhm, è la nuova Emily Ratajkowski. Se son rose, fioriranno i follower.

@jenselter

Jen Selter Secondo l’edizione Usa di Maxim, ha il miglior lato b di Instagram. Caratteristica su cui ha puntato molto inventando il «belfie», il «butt selfie». Già: autoscatti a ripetizione del didietro.

@somerray

Sommer Ray Ventenne americana drogata di fitness, è oramai habitué di magazine e siti di gossip come Tmz.com. Per numero di seguaci batte molte regine della moda.

@abigailratchford

Abigail Ratchford Pioniera dei social, aveva già milioni di fan nel 2013. Cresciuta in un paesino in Pennsylvania, ha 25 anni e oggi vive a Los Angeles. È la prova vivente della forza dell’«Instagram fame»: la popolarità sul web che l’ha portata a posare in costume per Sports Illustrated.

@amandabisk

Amanda Bisk La rivista Cosmopolitan l’ha inserita nella lista delle donne amanti del fitness che tutti dovrebbero seguire. Australiana, salutista doc, è specializzata in scatti acrobatici.

@gypsea_lust

Lauren Bullen Ama viaggiare, l’ha trasformato in un lavoro: fa la travel blogger. Ma il suo fisico asciutto spesso ruba la scena ai paesaggi e lei è impeccabile ovunque, anche in mezzo alla giungla.

@gabbyepstein

Gabrielle Epstein Ha 23 anni e fiuto per gli affari: in un’intervista ha dichiarato che un selfie pubblicato su Instagram renda di più di quattro giorni di sfilate in passerella. 

@ini.helen

Ines HelenePlayboy, che l’ha intervistata, la definisce un unicorno perché «le sue curve sono irreali quanto la mitica creatura», mentre Gq l’ha incoronata come «instafamous». Svedese, 24 anni, non è solo apparenza: collabora con una ong e si batte per difendere i diritti umani.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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