Live Audio, la radio si sposta su Facebook
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Live Audio, la radio si sposta su Facebook

Emittenti e giornalisti potranno realizzare contenuti in streaming più semplici da trasmettere e da ascoltare

Ad aprire le danze sarà la BBC, poi il programma di ascolto LBC, l’editore Harper Collins, gli autori Adam Grant e Britt Bennet. A questi ne seguiranno tanti altri nel corso del 2017, prima di un lancio definitivo per tutti gli iscritti. Di cosa stiamo parlando? Di Facebook Live Audio, un nuovo servizio che pone, ancora una volta, al centro della produzione di contenuti sul social network, gli avvenimenti in tempo reale. Sappiamo quanto Zuckerberg ci tenga alle dirette, soprattutto a quelle video che presto diventeranno ancora più immersive. Qualche giorno fa infatti, la piattaforma aveva anticipato i “Live 360”, filmati girati per essere fruiti in tutte le direzioni, da muovere, zoomare e capovolgere sia da computer che smartphone, come le foto che già da qualche mese invadono le bacheche degli utenti.

La bufala anticipatoria

E proprio sui news feed, nelle ultime settimane, erano cominciati ad apparire dei messaggi audio “fasulli”, semplici immagini .jpeg che riprendevano una classica barra di ascolto simile a quella di un player musicale digitale. L’obiettivo? Far credere che Facebook avesse rilasciato la funzione di registrazione vocale. Soloun innocuo scherzetto che ancora inganna molti, pronti a cliccare su “Play” per ascoltare un messaggio inesistente che, dopo aver premuto, mostra solo la relativa foto. Eppure la bufala si trasformerà presto in realtà.

Con Live Audio infatti, sarà possibile sfruttare la rete più social del mondo come se fosse una radio. Tra i post di amici e pagine seguite compariranno box sonori, quando gli account abilitati staranno trasmettendo in diretta. Proprio la BBC darà il via al servizio, con una serie di interventi ed esclusive per i quasi 1,8 miliardi di frequentatori di Facebook.

Come funziona: basta un po' di rete

Serviva davvero una novità del genere? Si, assolutamente e per un paio di buoni motivi. Il primo è che spesso si vuole condividere un contenuto in tempo reale ma non si ha abbastanza qualità del segnale per farlo. Non così di rado si vede apparire, dopo aver cliccato sul tastino “Live”, il messaggio che avvisa di un segnale di rete non sufficiente per trasmettere. A quel punto non si può che desistere e lasciar perdere. Con Live Audio invece basta molto meno visto che l’unico streaming in upload è quello audio. Sia il mittente che il destinatario possono usare una banda inferiore, disponibile quasi ovunque. Un vantaggio reale per chi si trova in zone poco servite dalle ultime tecnologie o critiche per situazioni di disordini socio-politici.

Suono ambientale

Il secondo motivo è che Facebook, proprio come un media classico (la televisione) sta diventando uno strumento di visione ambientale, cioè che fa da sfondo ad altre attività. Siamo in metro: apriamo Facebook; in bagno: apriamo Facebook; in sala d’attesa di qualunque cosa: apriamo Facebook. Per non parlare della coda in tangenziale, del semaforo o di quando non vuoi ascoltare tua moglie: c’è sempre la via di uscita Facebook. La televisione, per decenni, ha svolto la stessa funzione. Aprire i contenuti radiofonici (perché di questo si tratta), vuol dire rendere il tempo passato sul social network ancora più ambientale, estendendolo all'ennesima potenza, tanto che chi ha un dispositivo Android potrà anche avviare lo streaming e poi aprire altre applicazioni, continuando a ricevere la diretta audio (per iOS non sarà così, a quanto pare) mentre fa altro.

Quando potremo ricevere il primo Live Audio? Difficile dirlo, potrebbe essere oggi, domani o la prossima settimana. Di certo nei primi mesi del 2017 la novità verrà allargata a tanti altri soggetti, comprese le pagine e i semplici utenti.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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