Facebook Paper, ecco perché Zuckerberg ha bisogno di un giornale 2.0
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Tecnologia

Facebook Paper, ecco perché Zuckerberg ha bisogno di un giornale 2.0

Con Paper, Facebook spera di arginare l'espansione di Flipboard e Twitter nel settore delle social news. Ma il rischio di ritrovarsi con un tabloid da due soldi è alto

Alla fine, anche a Menlo Park se ne devono essere accorti: quello delle social news è un mercato che non va ignorato. Dal 2009 ad oggi la percentuale di utenti che si affida alle piattaforme social come fonte primaria di notizie è letteralmente levitato, arrivando in alcuni casi (quello di Facebook) a sfiorare quote bulgare (nel 2012 erano già il 57% ). Così, dopo che Twitter sulle social news ha impalcato un vero e proprio impero, dopo che Flipboard ha colonizzato il mercato imponendosi come News Reader d’eccellenza, Facebook è finalmente pronto a dire la sua.

Di qui a fine mese, stando alle insistenti indiscrezioni circolate nelle ultime ore, Facebook dovrebbe lanciare Paper, un nuovo news reader che punta a soffiare direttamente sul collo di competitor del calibro di Flipboard. L’obiettivo di Facebook è chiaro, e lo è almeno dal marzo scorso, quando una ristretta cerchia di utenti ha avuto modo di provare una versione modificata del News Feed che poi venne prontamente messa in congelatore in attesa di tempi più favorevoli.

Ecco, quei tempi sembrano essere arrivati. Tra gennaio e febbraio Facebook lancerà un nuovo prodotto che consentirà agli utenti di avere un punto di riferimento interno a Facebook per aggregare notizie di possibile interesse, statusdi utenti particolarmente vicini e, figurarsi, consigli per gli acquisti.

Ancora una volta, infatti, nell’equazione sembra destinata a rientrare anche la costante “pubblicità”. Già lo scorso anno, quando Zuckerberg e soci presentarono una versione temporanea del nuovo News Feed, era chiaro che la nuova interfaccia si prestava perfettamente a veicolare pubblicità ancora più efficace, grazie a immagini e video di formato più grande, e quindi ancora più visibili.

A differenza del News Feed sperimentale, Paper dovrebbe presentarsi come funzionalità a sè, e realizzare quello che Mark Zuckerberg dichiara essere il suo sogno , ossia trasformare Facebook nel “migliore giornale personalizzato del mondo.

Per riuscire in questo intento, però, Facebook dovrà presentare una piattaforma di primo livello, capace di convincere l’utenza a rimanere nello steccato del social network di Menlo Park tralasciando offerte già rodate come Flipboard. Non è una sfida semplice, soprattutto considerando che attualmente i contenuti più cliccati sulla piattaforma sono immagini e linkad articoli di Buzzfeed et similia. Il rischio che Paper, di qui a qualche mese, si trasformi in un’accozzaglia di gattini, classifiche numerate e gossip, è tremendamente alto.

Ma a quanto pare, il gioco vale la candela. Piattaforme come Twitter e Flipboard sono in crescita spaventosa, e la colonna portante di questa crescita sono i link, ovvero i contenuti, ovvero le notizie, gli approfondimenti, le retrospettive, in buona sostanza: il tipo di merce su cui Facebook (e i suoi inserzionisti) vorrebbe avere il monopolio.

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Fabio Deotto