Facebook, un Like dice molto di noi
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Tecnologia

Facebook, un Like dice molto di noi

Una ricerca condotta dall’Università di Cambridge conferma: ogni volta che clicchiamo Mi Piace su una pagina, il social network raccoglie informazioni sensibili (e perlopiù veritiere) sul nostro conto

Ormai non ci facciamo più caso. Vaghiamo senza meta su Facebook e fra le infinite vie di Internet appiccicando Mi Piace come fossero biglietti adesivi da appendere sul frigorifero. Ma cosa succede dall’altra parte della barricata? In cosa vengono trasformati tutti i nostri Like, cosa dicono di noi e soprattutto quali informazioni ne ricava Facebook?

L’Università di Cambridge ha provato a fare chiarezza sull’entità e soprattutto sul valore dei pollici alzati all’interno dei profili del popolare social network attraverso un studio piuttosto esteso (ben 58.000 gli utenti utilizzati come campione) i cui risultati sono stati che una società di social media marketing ha ben sintetizzato in questa infografica .

La ricerca mette in luce innanzitutto un dato: sono circa 150 i Like cliccati da un utente medio all'interno del suo profilo Facebook.

Ma i risultati più interessanti arrivano sul fronte della profilazione: Facebook, spiega la ricerca, ha un livello di accuratezza molto elevato quando si tratta di categorizzare gli utenti in base alle loro approvazioni. Un americano a cui piace il canale Espn, David Bowie, la musica Gospel, la riforma del sistema sanitario, Maria Sharapova e Bruce Lee, ad esempio, ha un profilo che corrisponde a quello di un maschio caucasico di religione cattolica, democratico, single ed eterosessuale.

Più in generale si può dire che sesso, razza, religione, orientamento politico e sessuale, fino addirittura all'utilizzo di alcolici siano individuabili attraverso i Mi Piace con un alto livello di precisione (fra il 67 e il 95%).

Ci sono poi i cosiddetti Like predittivi, quelli cioè che puntano a definire gli aspetti più sottili della persona, dal quoziente di intelligenza all’apertura mentale, dal livello di soddisfazione al carattere.

Se mi piace Science, ad esempio, è probabile che il mio QI sia maggiore di un appassionato di Harley Davidson, se fra i miei autori preferiti ci sono Oscar Wilde e Bokowski sarò più artistico e liberale di un liker di gare automobilistiche, se mi piacciono i videogames è probabile che io sia più timido e riservato di un utente patito di teatro e danza.

Interessante notare come alcune di queste correlazioni siano a dir poco curiose (la ricerca parla di veri e propri “nonsense”): gli utenti a cui piacciono le patatine fritte, ad esempio, tendono ad avere un alto quoziente intellettivo, quelli che hanno cliccato Mi piace sulla pagina Questo ragno è più spaventato di te sono nella maggior parte dei casi non fumatori.

 

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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