BantaMu, un LinkedIn per i professionisti della musica
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BantaMu, un LinkedIn per i professionisti della musica

Da giovane fonico di successo a CEO di una startup di livello internazionale. Giacomo Garufi ha lanciato BantaMu, una piattaforma che mette in contatto musicisti, fonici, produttori e chiunque lavori nel mondo della musica

Ci sono professionicreative – la maggior parte, a dire il vero - che si svolgono in sostanziale autonomia: è il caso dei grafici, degli scrittori, di molti artisti, dei giornalisti persino. Ma c’è un ambito artistico in cui il lavoro solitario spesso è un lusso che non ci si può permettere: la musica.

Se sei il musicista di una band, hai bisogno dei tuoi compagni di palco per fare dischi e concerti. Ma vale anche se sei un cantautore, perché hai bisogno di turnisti, di un fonico per i live, di un produttore artistico per i tuoi dischi, di qualcuno che si occupi delle registrazioni, e poi del mixing e del mastering. Insomma, non ti puoi sedere a un tavolo a creare per poi salvare tutto su un disco rigido come farebbe uno scrittore, in poche parole: hai bisogno di una rete.

Giacomo “Jack” Garufi il mondo della musica lo conosce bene: classe 1984, milanese, da anni lavora come producer e audio engineer presso il Massive Arts di Milano, uno degli studi più importanti in Italia, e ha lavorato con alcuni dei più noti artisti internazionali (Skunk Anansie e MarsVolta, per citarne due) e italiani (Arisa e FratelliCalafuria, per citarne altri due); e sa bene quanto sia importante “fare rete” in un settore come questo. Così, dopo aver covato l’idea per anni, ha deciso di lanciarsi in un’impresa ambiziosa: costruire dal niente una piattaforma che funzionasse come una sorta di LinkedIndelmondomusicale, mettendo in connessione artisti, addetti ai lavori, fotografi e tutti i professionisti che orbitano attorno al settore.

Lavorando nel settore da anni sentivo la necessità di un portale online che mi consentisse di mettere in mostra il mio lavoro e trovare nuovi contatti” ci ha spiegato Garufi “Parlando con alcuni colleghi mi sono reso conto che era un’esigenza diffusa e che questo tipo di territorio era ancora poco battuto.”

Detto fatto, dopo una lunga serie di notti insonni, passate a lavorare spalla a spalla con un team di sviluppatori, lo scorso 4 febbraio Jack vara la versione beta di BantaMu , una startup di cui è ideatore e CEO. Il nome è preso dai cavi Bantam, utilizzati in studio per i segnali audio, e da Mu , un ipotetico continente sommerso più volte citato nella mitologia di Atlantide. “L’idea è quella di mettere in connessione le diverse componenti di un arcipelago altrimenti sommerso” dice Garufi “In questi tempi il settore musicale è in continuo rinnovamento, e per questo ha sempre più bisogno di elementi di connessione.”

A quanto pare, Garufi ci ha visto giusto, perché nel giro di un paio di settimane BantaMu ha raccolto l’attenzione di alcune delle personalità più importanti del settore. Parlo di artisti come Boosta dei Subsonica, ma anche di producer vincitori di premi Grammy come Tim Latham (Lou Reed, Black Eyed Peas, etc.) e Marc Urselli (Sting, Eric Clapton), ma anche di registi e fotografi tra i più importanti nell’ambiente musicale italiano.

Nella sua versione beta, il sito funziona così: che tu sia artista, fonico o fotografo, crei il tuo profilo e compili la tua tabella Credits, indicando tutte le band, i cantautori o i professionisti con cui hai collaborato, a questo punto il sito si occupa automaticamente di far corrispondere questi nomi a quelli presenti nel portale. In questo modo, prima di affidarti a un determinato professionista potrai valutare in un colpo d’occhio con quale tipo di artisti abbia già collaborato.

Una delle cose che ci differenziano rispetto ad altri portali di questo tipo, è la presenza di un motore semantico che, a partire dalle preferenze importante da Last.fm, Facebook o Deezer, ti consente di scoprire chi abbia lavorato con i tuoi artisti preferiti e se è disponibile per lavorare nella tua zona.”

Il prossimo passo per BantaMu sarà introdurre un sistema che consenta agli utenti di condividere sulla piattaforma file multimediali che fungano da curriculum vitae musicale direttamente riproducibile, e una pagina Opportunities nella quale gli utenti potranno visualizzare annunci lavorativi accuratamente selezionati dal personale della startup.

Insomma, BantaMu è partita con il vento in poppa. Le carte in regola per diventare un punto di riferimento per i professionisti della musica – come LinkedIn per il mondo del lavoro – ce le ha, ora sta a Jack e alla sua squadra di sviluppatori, trasformare l’ennesimo sogno italiano in una realtàinternazionale.

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Fabio Deotto