Facebook Home, più che un telefonino un sistema operativo
Michal Bonikowski/Yanko Design
Tecnologia

Facebook Home, più che un telefonino un sistema operativo

Mentre tutti tengo il naso sollevato in attesa che si palesi l'atteso Facebook Phone, da Menlo Park trapelano specifiche e immagini che fanno pensare a un sistema operativo Android modificato in salsa Facebook. Esportabile anche ad altri dispositivi

Chi da piccolo è cresciuto ascoltando la favola di "Al lupo Al lupo" starà leggendo questo pezzo a braccia incrociate con la fronte corrugata in un cipiglio scettico. Dopotutto, sono quasi due anni che sul Web si parla della possibilità che Facebook si decida produrre un proprio telefonino, al punto che il Facebook Phone è ormai diventata una delle chimere più leggendarie della rete. A quanto pare, però, questa sarà la volta buona.

Giovedì 4 aprile Mark Zuckerberg presiederà un evento correlato ad Android . Tutti subito si sono affrettati a pulire la sfera di cristallo per annunciare con sicurezza l’arrivo del primo telefonino social di Menlo Park, ma la novità più interessante potrebbe non essere l’HTC su cui tutti puntano.

Almeno stando a quanto scoperto dal sito Android Police , che nelle ultime ore è riuscito a entrare in possesso di alcune specifiche e dei primi screenshot di quello che sembra essere una versione modificata di Android in salsa Facebook, un sistema operativo ibrido chiamato Facebook Home. Fin qui niente di troppo sconvolgente, se davvero Facebook e HTC hanno unito le forze per realizzare uno smartphone social, la cosa più prevedibile è che il suddetto smartphone sia dotato di un sistema operativo dedicato.

Ma dalle informazioni reperite da Android Police lo scenario che si prospetta è assai più ampio. A quanto pare, infatti, Facebook Home non nasce come sistema operativo su misura per il nuovo, misterioso HTC Myst, ma come software applicabile anche a altri dispositivi Android. Se il Facebook Phone vero e proprio si presenterà al pubblico con una schermata base targata Facebook, si prevede che Facebook Home sarà un’app scaricabile che consentirà di “facebookizzare” altri dispositivi Android e che sarà in grado di:

1. Aprire finestre Facebook che rimangano sempre in primo piano, “galleggiando” sopra le altre applicazioni. Questo significa che potrai continuare a chattare mentre controlli la posta, o controllare il News Feed mentre guardi un video su YouTube.

2. Sbloccare la schermata del telefonino.

3.  Avviarsi automaticamente all’accensione del telefonino.

4. Monitorare le applicazioni in esecuzione.

5. Controllare la connessione Wi-Fi del dispositivo.

6. Modificare le impostazioni di sistema.

È questa ultima specifica che ha indotto molti a prevedere che Facebook Home non esordirà come software circoscritto all’universo HTC, ma che sarà oggetto di un’introduzione più “soft” anche in altri dispositivi Android. Se le cose stanno veramente così, Facebook potrebbe aver imbroccato una soluzione efficace che rinforzare la sua posizione nel settore mobile.

Perché non stiamo a girarci intorno: sempre più gente utilizza Facebook su mobile ma ben pochi muoiono dalla voglia di comprarsi un telefonino dedicato al social network di Menlo Park. Lo stesso Mark Zuckerberg l’aveva riconosciuto lo scorso settembre: “Poniamo l’ipotesi che decidiamo di costruire un telefonino (cosa che non stiamo facendo), ma se anche lo facessimo, potremmo aspettarci che lo utilizzino 10 o 20 milioni di persone. Il che non muove l’ago della bilancia.”

Introducendo invece un nuovo applicativo che, come una sorta di virus social, vada a “possedere” altri telefonini Android, Facebook può assicurarsi di introdurre le nuove funzionalità mobile in una porzione assai più ampia di dispositivi, e nel contempo utilizzare come piattaforma sperimentale un telefonino già completamente facebookizzato, l’HTC Myst-Facebook Phone per l’appunto.

Mentre l’utenza Facebook aspetta con curiosità l’evento di giovedì, da Wall Street non si registra alcun entusiasmo nei confronti dell’operazione, gli investitori sembrano attendere di toccare con mano le proporzioni della novità prima di esprimere un proprio verdetto. La cosa non stupisce, stando a una recente ricerca condotta da IDC, il 70% degli utenti utilizza uno smartphone per accedere a Facebook in media 14 volte al giorno. Con uno smartphone dedicato (o facebookizzato) Facebook potrebbe registrare un aumento nell’utilizzo di Facebook Messanger (se le finestre Facebook rimangono in primo piano, perché andare a dissodare altre applicazioni di messaggistica?), ma difficilmente andrà a moltiplicare la già alta attività degli utenti smartphone.

La cosa più verosimile, è che Facebook stia muovendo i primi passi per andare a erodere il primato di Google come ecosistema di riferimento per il mondo mobile. Per avere qualche chance, tuttavia, non basta contare su 1 miliardo di utenti, è necessario diventare assai più competitivo in termini di ricerca web e, cosa ancor meno scontata, mappe mobile.

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Fabio Deotto