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Tecnologia

WeStreet, la app che trova il cibo di strada

Un giovane imprenditore ha lanciato un servizio per tenere traccia dei furgoncini itineranti che vendono delizie o abiti, oggetti alla moda, accessori

Non sono negozi e ristoranti tradizionali, ma custodiscono primizie e offrono delizie spesso introvabili nei classici circuiti. Sono furgoncini che vendono cibo espresso con tocchi gourmet o veicoli Ape che ospitano temporary store dedicati a moda e accessori, naturalmente viaggianti o comunque su ruote.

Proprio per la loro provvisorietà e per l’istinto nomade che li accende, ha senso censirli per scoprire cosa propongono e dove sono parcheggiati. Idea venuta a un giovane imprenditore, Lino Del Cioppo, che ha deciso metterli su una mappa facilmente consultabile e aiutarli a promuoversi.

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Così da pochi giorni è nata WeStreet, applicazione per dispositivi Android e Apple che fa da vetrina e bussola di queste non statiche, irrequiete eccellenze nazionali. Per tenere d’occhio le meritevoli d’attenzione e scoprirne di nuove nei dintorni della propria posizione.

WeStreet non ha solo una funzione informativa, bensì cova ambizioni più dinamiche: consentire ai vari furgoncini di portare cibo a domicilio a chi non può o non intende schiodarsi da divano o scrivania, fornire ai venditori la possibilità di accedere a campagne promozionali per promuoversi lanciando buoni sconto dalla app. O dare ai consumatori la possibilità di creare eventi, party privati, noleggiando questi furgoncini e stupendo gli amici con forme di catering non consuete.

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«Questa applicazione guarda contemporaneamente alla crescita del commercio itinerante, un settore con potenzialità enormi, all’innovazione digitale e alle specificità del nostro Paese. Siamo leader nel cibo e nella moda, perché non promuoverli ancora meglio?»

Come già è successo per start-up diventate colossi (vedi BlaBlaCar), tutto nasce da un bisogno, un’esigenza pratica del fondatore: «Nei miei primi di anni di lavoro in una multinazionale» racconta Del Cioppo «ero così impegnato in ufficio che non riuscivo a trovare il tempo nemmeno per comprare un paio di calzini. Così, quando tornavo dai miei in Molise, mia madre mi faceva trovare uno stock di biancheria nuova, che acquistava da un ambulante di sua fiducia, il signor Basso. Vendeva solo merce di qualità, la migliore biancheria che abbia mai usato. Ma un bel giorno, il venditore che riforniva i miei cassetti, non era più al solito posto, era andato altrove. Un vero guaio! Al tempo non tutti avevano un cellulare e non sapevamo più come rintracciarlo».

WeStreet è la soluzione. «Per anni» continua Del Cioppo «ho pensato a come ovviare a situazioni di quel tipo. Oggi la tecnologia ci aiuta a semplificare le nostre giornate. Questa applicazione guarda contemporaneamente alla crescita del commercio itinerante, un settore con potenzialità enormi, all’innovazione digitale e alle specificità del nostro Paese. Siamo leader nel cibo e nella moda, perché non promuoverli ancora meglio grazie a un’applicazione?».

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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