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Venice, arriva il BlackBerry con Android a bordo

L'azienda tenta il riscatto sposando il sistema operativo targato Google. Lo smartphone dovrebbe essere disponibile da novembre

Lo 0,3 per cento contro il 24,6 per cento di Samsung e il 18,3 per cento di Apple. Bastano questi numeri di Idc, riferiti al primo trimestre del 2015, per misurare la distanza abissale che separa BlackBerry, ex nobile ormai decaduta da tempo (era appena allo 0,5 per cento da gennaio a marzo del 2014) dalla coppia di big della telefonia mondiale.

Ma c’è un altro dato da tenere a mente per capire il tentativo di svolta della ex Rim: 78 per cento. Tanti sono gli smartphone che nel mondo ospitano Android. Ed è proprio agli utenti che apprezzano la galassia Google, magari ex felici e un po’ nostalgici possessori di un BlackBerry, che la mora guarda con legittimo e sensato interesse per imboccare la via del riscatto.

Sia CrackBerry, blog specializzato nel diffondere rumor in arrivo dall’azienda fondata da Mike Lazaridis, sia l’account Twitter @evleaks del sempre informatissimo Evan Bass, da settimane rilanciano foto e indiscrezioni di Venice. Un omaggio alla città lagunare nostrana e al sobborgo delle libertà hippie di Los Angeles che è anche il nome in codice del prossimo dispositivo della mora. Con a bordo, com’è evidente dalle immagini circolate in rete, proprio Android.

La scelta di accantonare, almeno per una volta, l’Os proprietario non è priva di senso. Il robottino verde ha un nocciolo duro di seguaci che ne conoscono a meraviglia i meccanismi, offre un tappeto di app senza rivali e una piena integrazione con i servizi di big G, dalle mappe alla posta elettronica. Verrebbero dunque meno lungaggini, sbavature e indecisioni mai rimosse fino in fondo dalla compagnia dell’Ontario, salvaguardando però alcuni suoi marchi di fabbrica.

BlackBerry-Venice-Tastiera@evleaks

Su tutti, la tastiera fisica, che scorre da sotto lo schermo come rivela l’immagine qui sopra. Ormai abbiamo preso tutti confidenza con i tasti virtuali, ma la comodità e il piacere di sentire la pressione, un delicato clic sotto le dita rimane ineguagliabile,  specie se occorre digitare lunghi testi. E da questo punto di vista nessuno è mai riuscito a eguagliare i dintorni della perfezione in uno spazio così angusto raggiunti da BlackBerry.

Se il design appare gradevole e riuscito, anche le altre caratteristiche di bordo promettono bene: uno schermo da 5,4 pollici ad alta risoluzione (1440x2560 pixel), un processore Snapdragon 808 di Qualcomm, lo stesso del G4, il top gamma di LG, rafforzato da 3 giga di ram, una fotocamera da 18 megapixel con stabilizzatore ottico e 5 megapixel sul lato frontale per saziare qualsiasi fame di selfie.

Non ci sono indicazioni sul prezzo, ma è evidente che sarà l’elemento cruciale. Se la società di Waterloo uscisse con un listino aggressivo, potrebbe davvero far centro e cominciare a invertire la tendenza. Certo, Android non è proprio il numero uno sul fronte della sicurezza, valore cruciale dell’offerta BlackBerry, ma a oggi non ha frenato le emorragie continue nelle quote di mercato dell’azienda. Che dunque punta, anziché a una nicchia di chi può trovare persino più solide alternative altrove (vedi Blackphone) a un’apertura a un pubblico di massa. Il lancio è previsto per novembre, in tempo per i regali di Natale. Che per la mora sia il momento di tornare ad accomodarsi sotto l’albero?    

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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