Il touchscreen sta uccidendo la scrittura a mano (ed è un problema)
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Tecnologia

Il touchscreen sta uccidendo la scrittura a mano (ed è un problema)

Inutile negarlo, scrivere a mano è una pratica sempre più rara. Ma secondo una serie di studi le tastiere e i touchscreen andranno a incidere negativamente sull'attenzione e l'apprendimento

I sintomi possono essere molteplici. La tua calligrafia è imbarazzante, ci metti un sacco di tempo ad annotare un cosa banalissima su un post-it, fai una fatica abnorme a completare una dedica su un libro che hai regalato, il tuo laptop è nello scarico mondo dei sogni e tu vai nel panico all’idea di dover prendere appunti a penna, ti risulta impossibile leggere qualcosa scritto a mano da te, firma compresa.

I sintomi, dicevo, possono essere molteplici, ma la diagnosi è sempre quella: stai disimparando a scrivere. E il motivo è piuttosto semplice: non scrivi a mano praticamente più. Al giorno d’oggi abbiamo a disposizione strumenti di ogni tipo per evitare di cavare di tasca carta e penna: ci sono i laptop, i tablet, gli smartphone, i taccuini vocali , i registratori, le app di pianificazione, i calendari virtuali, e non abbiamo problemi a scommetterci su qualche soldo, l’elenco di questi strumenti è destinato ad aumentare.

Le condizioni di salute della scrittura a mano sono così precarie, che alcune scuole hanno già cominciato a rompere gli indugi e ad annunciare che di qui a pochi anni potrebbero smettere di insegnare a scrivere in corsivo. Circa un anno fa, il Dipartimento di Istruzione dell’Indiana, ha mandato una nota ufficiale a insegnanti e presidi dello stato americano informandoli che l’insegnamento della scrittura a mano non sarebbe più stato da considerarsi un obbligo, mentre si sarebbe dovuto cominciare a introdurre l’insegnamento dell’utilizzo della tastiera. Questo significa che, entro il 2014 , a partire dal terzo anno di scuole elementari non si sarà più obbligati a scrivere in corsivo, la scrittura a mano diventerà semmai materia facoltativa, un po’ come l’ora di religione. Per contro, l’utilizzo della tastiera diventerà a tutti gli effetti materia di studio obbligatoria.

Non c’è poi troppo da stupirsi, i tempi cambiano, i mezzi di comunicazione e di espressione personale si evolvono, perché dovremmo scandalizzarci se i nostri figli non sapranno più tenere in mano una penna? Semplice, perché quella penna è uno strumento d’apprendimento ancora oggi insostituibile. Diverse ricerche, condotte su bambini in età scolare come su adulti già diplomati, rivelano che scrivere a mano ha un effetto stimolante a livello neuronale e promuove una maggiore concentrazione e precisione. Chiaro, potrebbe dire qualcuno, scrivendo a mano impieghi più tempo, hai più tempo per pensare. Inoltre, i pezzi di carta non hanno una connessione al Web, non c’è il rischio di voltare pagina per controllare le notifiche di Facebook.

Tutto vero, ma esistono anche motivazioni legate alla fisiologia e alla neurologia dell'apprendimento. Uno studio condotto dalla University of Washington ha dimostrato che i bambini tendono a scrivere meglio e di più quando si dà loro carta e penna, rispetto a quando utilizzano una tastiera. Un’altra ricerca dell’università dell’Indiana ha invece dimostrato come, anche in età adulta, prendere appunti a mano aiuti a ricordare meglio le riflessioni annotate e ad apprendere con maggiore efficacia una lezione universitaria.

La teoria più diffusa è che la gestualità della scrittura a mano stimoli un’area cerebrale nota come sistema reticolare attivatore ascendente (ARAS ), i cui neuroni sono specializzati nel controllo dello stato di veglia, e hanno un’importanza cardine nel favorire una condizione di attenzione. In poche parole, scrivendo a mano il tuo cervello capisce che ti stai dedicando a qualcosa di intellettivamente impegnativo, e taglia fuori buona parte delle distrazioni.

Intendiamoci: tastiere, toucscreen e applicazioni vocali sono senz’altro strumenti utili, in certi casi anche indispensabili. Tra gli studenti che ad esempio mostrano difficoltà ad apprendere la scrittura manuale, il touchscreen può rappresentare un’ancora di salvezza . Ma parlando di apprendimento in generale, la scrittura a mano sembra avere un’importanza assai maggiore del ruolo simbolico e nostalgico che sempre più spesso tendiamo ad attribuirle. Perciò non ti sentire in colpa se hai sostituito la lista della spesa, i post-it e i promemoria con delle applicazioni. Se però hai un figlio che va a scuola, mettigli di nascosto in cartella un block-notes. Male non può fare.

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Fabio Deotto