Stonex Ultra II: la prova su strada dello smartphone italiano
Courtesy of Stonex
Tecnologia

Stonex Ultra II: la prova su strada dello smartphone italiano

Il nuovo Octa-Core arriva dalla Brianza e promette alte prestazioni ad un prezzo contenuto. Scopriamo come è fatto

Molte aziende al solo pensiero di doversi scontrare con nomi del calibro di Apple, Samsung, LG, HTC e BlackBerry si sarebbero tirate indietro prima del tempo, ma Stonex no. Esattamente due anni fa la divisione Smart di Stonex, che ha sede a Monza, lanciava sul mercato il suo Ultra, primo smartphone di fascia alta dal marchio italiano. A distanza di 24 mesi il portafoglio di Stonex si è arricchito di vari modelli tra cui il Mini, Mini II ed Evo. L’interesse verso il marchio è alto e non solo perché si tratta di smartphone la cui progettazione è pensata in Italia. Punto forte della gamma Stonex è da sempre il prezzo che si aggira tra i 100 e i 200 euro con offerte spesso veicolate direttamente dal sito internet ufficiale.  

A differenza dei tanti modelli Android low-cost acquistabili nelle catene e nei negozi dedicati, gli Stonex cercano di coniugare al massimo le prestazioni con l’economicità, spesso riuscendoci. L’ultimissimo Stonex Ultra II, disponibile dal 2 febbraio, ne è la prova: 199 euro per un dispositivo Octa-Core con display da 5 pollici, Android 4.4.2 KitKat e una batteria da far invidia ai modelli più rinomati. Scopriamo insieme come si comporta.

Dimensioni e design

Le misure dello Stonex Ultra II sono 140 mm di altezza, 70 di larghezza e 8,7 di spessore. Il confronto più prossimo da fare è quello di un altro super-leggero come il Galaxy A3. Il telefono di Samsung misura 139 mm X 69,7 mm x 6,7 mm, solo leggermente più sottile del concorrente italiano. L’intento non è certo quello di mettere sulla bilancia i due smartphone ma ci si può soffermare su un paio di caratteristiche: per uno schermo dall’identica risoluzione e dimensione, un processore equiparabile (Octa-Core da 1.7 vs Quad-Core da 1.2 ma Snapdragon) e fotocamere da 13 Megapixel, ci sono almeno 100 euro di differenza tra i due modelli, evidentemente giustificati dalla popolarità di un brand mondiale rispetto ad uno locale, almeno nel settore telefonia mobile. Qualche dubbio resta sul design che presenta uno smartphone dalle forme classiche con uno chassis squadrato e privo di curve; a qualcuno piacerà ma altri potrebbero ritenerlo fin troppo anonimo.

Prestazioni

Non c’è che dire: il processore Octa-Core MT6592 Cortex A7 da 1.7 GHz offre un’esperienza appagante. Mai un tentennamento o un crash, almeno durante le operazioni più comuni. Anche la GPU Mali 450MP4 permette di giocare a titoli di ultima generazione in 3D (come Fifa 15) senza grossi problemi. Sicuramente si poteva fare di più in quanto a RAM, 1 GB a disposizione per adesso possono bastare ma è ovvio che con il passare del tempo il sistema potrebbe risentirne. Elogi per la batteria da 2100 mAh che consente di arrivare a sera ancora con il telefono acceso dopo un utilizzo nella norma  (telefonate, WhatsApp, qualche foto, video e navigazione browser). La memoria interna è da 8 GB di cui 6 GB a disposizione dell’utente. Il telefono ha uno slot per microSD fino a 32 GB e la possibilità di inserire due MicroSIM da usare contemporaneamente. 

Reparto multimediale

La fotocamera principale è da 13 Megapixel con messa a fuoco automatica e zoom digitale 4X. Le foto sono di buona fattura anche grazie al Flash LED singolo posto sotto il sensore. La risoluzione massima dei video è a 1080pa 30fps. In condizioni di poca luce lo scatto restituisce un’immagine ben illuminata dal flash con un leggero rumore di fondo tendente al rosso; molto meglio gli scatti all’esterno. La fotocamera frontale è da 2 Megapixel, quanto basta per un paio di selfie decenti. In generale la qualità delle foto è in linea con smartphone della stessa fascia di prezzo anche se avremmo preferito qualche impostazione e opzione in più per lo scatto che qui è ridotto all’osso.

Il software

Anche se la versione di Android è la 4.4.2 le icone e le grafiche inserite da Stonex ricordano da vicino l'ultimo Lollipop. Non vi è alcuna personalizzazione del sistema operativo sia nell’interfaccia che nelle app pre-installate, in questo l’azienda è tra le poche (se non l’unica) ad aver lasciato praticamente immacolato il sistema Android proprio come succede sugli smartphone e tablet della serie Nexus di Google. Sono presenti tutte le app di Big G (Gmail, Google+, YouTube, ecc) oltre ad alcune utilità come NoteBook (memo), Movie Studio, Torcia e la radio FM che funziona solo con gli auricolari inseriti. 

Conclusioni

Courtesy of Stonex

Lo Stonex Ultra II è uno smartphone che prosegue la linea tracciata dal produttore omonimo nel corso di questi due anni. Non troverete quella caratteristica tecnica o estetica in grado di farvelo preferire ai modelli più famosi ma se avete un budget ridotto non potete escludere un telefono che fa della sobrietà e dell’immediatezza i suoi punti di forza. Per il momento l’Ultra II è tra i modelli più interessanti sull’altra riva del fiume, quella dove per forza di cose si trovano tutti i marchi meno conosciuti. Quando in Brianza si decideranno ad osare di più, soprattutto sul piano del design, allora ne vedremo delle belle e magari arriverà anche la fatidica traversata.

L'azienda

www.stonex3d.com

Davide Erba, Ceo di Stonex in occasione del lancio dell'Ultra II ci ha detto: “STX Ultra 2 è entrato nella nostra linea con l’obiettivo di perseguire sempre più le unicità del marchio. Le soluzioni di telefonia e servizi mobili che proproniamo sono affidabili, qualitativi e soprattutto potenti. Tutto questo con un denominatore comune: avere sempre un valore economico aggressivo, alla portata di tutti. I nostri clienti sono più di semplici utenti; si tratta di persone che vivono l’esperienza Stonex e diventano appassionati di quello che facciamo con un'attenzione incredibile. La novità per l'Italia è un progetto con Francesco Facchinetti, artista e conduttore televisivo molto attento ai giovani e alla tecnologia, che porterà Stonex ad interagire in maniera diversa con i fan e le community".

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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