Sette consigli per usare al meglio smartphone e tablet in vacanza
Tecnologia

Sette consigli per usare al meglio smartphone e tablet in vacanza

In spiaggia o in una capitale straniera i dispositivi mobili sono utili compagni di viaggio. Ecco come sfruttarli e gli errori da evitare

Sì, è vero, in vacanza sarebbe consigliabile una dieta tecnologica, un uso meno massiccio e scriteriato di smartphone e tablet. Ma se proprio non riusciamo a separarcene, se ogni occasione è buona per dare un’occhiata e una toccata allo schermo luminoso, allora facciamoci furbi. Sfruttiamo al massimo i nostri dispositivi portatili anche durante le ferie. In ogni occasione.

In spiaggia
Partiamo dal concetto che il sale e i componenti elettronici fanno a botte tra loro. Dunque se già è sconsigliabile (e sconsigliato da qualsiasi manuale di istruzioni) trafficare con cellulare e tavolette con le mani bagnate – a meno che non siano modelli ad hoc come quelli lanciati di recente da Samsung e Sony – farlo dopo un tuffo può provocare danni non solo immediati, ma pure di lungo periodo. Se sentite uno squillo o l’avviso di un messaggio subito dopo il bagno, prendetevi il tempo per asciugarvi oppure proteggete il vostro giocattolo preferito con una custodia impermeabile. Se ne trovano di ottime a poco prezzo. Meno utili quelle che corazzano lo smartphone da urti e cadute, perché comunque lasciano sguarnito il display che, soprattutto d’estate, tra sabbia e schizzi, rimane la parte più sensibile.

In una capitale straniera
Ormai tutte le compagnie telefoniche vi consentono di navigare all’estero a prezzi non più proibitivi pagando un tot al giorno. Ma attenzione: spesso il traffico di dati è limitato oppure, una volta superata una certa soglia, la velocità crolla e i tempi di attesa si possono dilatare oltremodo. Se avete intenzione di utilizzare lo smartphone e il tablet come guida turistica e navigatore, scaricate mappe consultabili offline e app che vi forniscono consigli su attrazioni, locali e ristoranti anche quando sarete costretti a disattivare il 3G. E comunque non prendete per oro colato le recensioni che leggete su internet: prima di scegliere dove andare a mangiare, a bere un cocktail o semplicemente un caffè, fate un giro esplorativo e chiedete di vedere il menu. Fidarsi della tecnologia è bene, ma sempre fino a un certo punto.

Sotto le stelle
Sono giorni in cui il cielo notturno si accende di uno spettacolo di luci. Vi siete stesi sulla spiaggia e su un prato, magari in dolce compagnia, e vi sentite rivolgere la domanda fatidica: che costellazione è quella? Come si chiama quell’astro che brilla più degli altri? Niente paura, non dovrete più inventare risposte improbabili come in passato, fingendovi espertoni e rischiando di rimediare figuracce atomiche. I negozi digitali di applicazioni sono ricchi di programmini che vi geolocalizzano e vi mostrano esattamente che stella state guardando, con tanti dettagli utili, retroscena e aneddoti. Occhio però che la luce dello smartphone o del tablet può farvi perdere di vista qualche stella cadente. Spegneteli appena possibile ed esprimete un desiderio…

Ai concerti
Ecco, siete arrivati al mega-festival che sognavate da anni, alla kermesse con quattro palchi principali, cinque secondari e sei dozzine di artisti in programma in poche ore. Niente paura: controllate se la kermesse ha un’applicazione ufficiale e costruite la vostra agenda personale, così non perderete nemmeno un’esibizione. O anche sì, se due cantanti che vi piacciono si esibiscono in contemporanea in due punti agli antipodi, ma almeno eviterete di vagare a vuoto con l’orecchio teso per carpire una hit che conoscete. Poi: guardate su siti come Setlist.fm quale potrebbe essere la scaletta, ripassate con musiXmatch i testi delle canzoni e quando scende la sera lanciate la app che riempie lo schermo con un accendino virtuale e lasciate che la fiammella si muova al ritmo della vostra ballata preferita.  

In aeroporto e stazione
Ancora a trafficare con carte d’imbarco stampate a casa oppure da ritirare all’ultimo momento, dopo una coda infinita ed esasperante al check-in? Il momento di prendere l’aereo per raggiungere la vostra meta fa comunque parte del viaggio e deve essere il più possibile rilassante. Fate il check-in dal telefonino, meglio se dall'interno della app ufficiale della compagnia aerea. Ormai ce l’hanno praticamente tutte e alcune sono così avanzate da fornirvi informazioni in tempo reale sul momento dell’imbarco e sul gate, avvisandovi qualora dovesse cambiare. Così, nell’attesa, potete bere qualcosa o fare un po’ di shopping. Trenitalia, invece, manda un comodo reminder sul telefonino o sul tablet poco prima di partire con l’indicazione della carrozza, del posto prenotato e del Pnr da comunicare al controllore.

Sui social network
Usateli con intelligenza e cautela. Pubblicare in maniera scriteriata e sovrabbondante foto scattate in spiaggia o in locali alla moda sperduti chissà dove potrebbe non solo urtare la sensibilità di chi è ancora al lavoro impegnato a sudare ancorato a una scrivania, ma anche mettere a rischio la vostra sicurezza. I ladri sono diventati tecnologici e non è escluso che oltre a un sopralluogo nei dintorni della vostra abitazione per vedere se le finestre sono sbarrate possano cercare il vostro profilo su Facebook o dare un’occhiata ai vostri ultimi post su Instagram e Twitter. Un’immagine o un cinguettio di qualche ora prima spedito dall’altro capo del mondo potrebbero essere il via libera definitivo di cui avevano bisogno.  

Ovunque (e comunque)
Per quanto siano evoluti, versatili e potenti, smartphone e tablet mantengono un difetto comune: hanno una batteria dalla durata deludente, o comunque non all’altezza delle aspettative di un utente oltremodo attivo con le dita sullo schermo. In vacanza non avrete accesso a una presa tanto spesso quanto in città e se volete evitare scene patetiche, come quella di scroccare un po’ di corrente a un bar sorseggiando l'ennesimo caffè, attrezzatevi con piccoli moduli usb che vi daranno una scorta extra di autonomia anche mentre siete in alta montagna o su una barchetta in mezzo al mare. Inoltre, se siete all’estero e avete finito la riserva dei dati o vi trovate in una località sperduta dove di 3G non c’è nemmeno l’ombra, andate pure in cerca di un Wi-Fi pubblico ma usatelo con moderazione, intelligenza e prudenza. Evitando assolutamente di accedere al conto in banca, alla posta aziendale o ad altri contenuti protetti. Infine, siate sempre rispettosi degli altri. Smartphone e tablet sono potenti jukebox, videocamere e fotocamere portatili. Ma prima di immortalare mezza spiaggia o sparare la vostra playlist dance di Spotify a tutto volume, domandatevi se la cosa possa infastidire qualcuno. Nel dubbio, chiedete. Magari il vostro dispositivo tuttofare si trasformerà in un pretesto per una nuova amicizia.

I più letti

avatar-icon

Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

Read More