Satispay app: così ti elimino il denaro contante
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Satispay app: così ti elimino il denaro contante

Un’idea tutta italiana che permette a chiunque di pagare con lo smartphone. Ci guadagnano un po’ tutti: clienti, commercianti e mobilità

Siamo in giro per la città e vogliamo comprare un gelato o bere un caffè. Prima di ordinare ci accorgiamo di non avere soldi con noi visto il portafoglio è rimasto a casa o sulla scrivania dell’ufficio. Piuttosto che fare marcia indietro e poi ritornare al bar si decide di rimandare tutto al giorno dopo. Con Satispay tutto questo non accadrà più.

A differenza dei nuovi metodi di pagamento provenienti dagli Stati Uniti, Satispay è una piattaforma studiata soprattutto per i piccoli acquisti. Tutto ciò che serve per scendere in strada senza contanti è uno smartphone iOS o Android, l’omonima app gratuita e un codice Iban personale da abbinare al conto virtuale. Satispay preleva i soldi direttamente da lì per renderli disponibili sul portafoglio personale, pronti da essere spesi presso gli esercizi convenzionati.

Come funziona

Il primo passo è la registrazione con i dati personali e una foto che corrisponda alla carta abbinata. Poi si cercano le attività commerciali che hanno aderito al servizio e una volta deciso cosa comprare si cerca il nome del negozio tra quelli disponibili; basta inserire la cifra et voilà, il caffè è servito. I vantaggi sono molti e questa volta non solo per gli utenti. Prima di tutto gli acquirenti non devono sostenere alcuna spesa in percentuale sulle compere: gli euro prelevati corrispondono realmente a quelli necessari per il bene; gli esercenti invece possono dotarsi di un sistema gratuito per ricevere denaro fino a 10 euro, sostenendo solo una commissione di 0,20 centesimi per importi superiori. Il massimo spendibile con una singola transazione è di 1.000 euro mentre la soglia mensile per ogni utente è di 1.500 euro (pari al totale degli acquisti nel mese).

PayPal nel mirino

Date le premesse Satispay potrebbe essere un ostico concorrente sia per Apple Pay che Google Wallet. Sappiamo infatti come molte catene non siano del tutto entusiaste del dazio da sostenere per consentire alle persone di pagare con il loro smartphone attraverso piattaforme ufficiali. Tuttavia ad oggi la scelta è obbligata, in assenza di valide alternative. Ecco allora che l’app sviluppata da tre ragazzi di Cuneo colma un gap esistente e va anche oltre. Con Satispay infatti è anche possibile inviare soldi ad un altro utente registrato. In questo caso nessuno dei due paga alcuna commissione, qualunque sia l’importo trasferito.

Regali in bit

Insomma possiamo considerare la piattaforma tutta italiana come un nuovo modo per concludere quelle piccole transazioni quotidiane: dall’edicola al bar, passando per il panettiere e il supermercato. Molto dipenderà dalla capacità del gruppo di farla conoscere e dalla volontà degli esercenti di svecchiare metodi e strumenti consolidati. 800 utenti attivi hanno già colto la sfida e magari al prossimo compleanno anche la nonna deciderà di fare un Satispay invece della classica busta con il cinquantone.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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