Samsung batte Apple: vietato importare iPhone 4 e iPad 2
opensourceway @ Flickr
Tecnologia

Samsung batte Apple: vietato importare iPhone 4 e iPad 2

Svolta inattesa nella guerra dei brevetti, questa volta è Samsung a spuntarla, la ITC proibisce ad Apple di importare vecchi iPhone e iPad 2, colpa di un brevetto sulla connettività 3G. Ma il contenzioso non potrà durare per sempre. Ecco perché

Chi di brevetto ferisce, di brevetto perisce. O quasi.

Si potrebbe sintetizzare così l'ultima svolta nel feroce contenzioso che negli ultimi anni ha visto contrapporsi due colossi dell’industria hi-tech come Apple e Samsung. Dopo che Apple ha mandato a segno diverse stoccate (la più violenta delle quali da un miliardo di dollari ) ora è il turno di Samsung di contrattaccare.

In una nota pubblicata ieri , la International Trade Commission (ITC) degli Stati Uniti ha stabilito che l’azienda di Cupertino ha violato un brevetto depositato da quella di Seul, essenziale per adeguarsi agli standard attualmente richiesti in materia di connettività 3G, e per questo motivo potrebbe essere vietata l’importazione di iPhone 4 e iPad 2.

A nulla sono servite le rimostranze di Apple, i cui avvocati hanno cercato fino all’ultimo di fare leva su una supposta irregolarità del brevetto, la ITC si è espressa e, salvo il provvido intervento del Presidente Obama, ora Apple rischia di dover smettere di importare negli USA iPhone 4 e iPad 2 (ma non iPhone 5 e 4S).

Un momento, un momento: cosa c’entra ora Barack Obama? C’entra, perché proprio nella giornata di ieri dalla Casa Bianca è stato annunciato l’avvio di una task force che si occuperà di porre un argine al clima di guerra termonucleare che si è creato attorno ai brevetti hi-tech. C’entra perché, prima di entrare in vigore, il verdetto espresso dalla ITC deve passare sotto la lente del Presidente degli Stati Uniti , una revisione che durerà 60 giorni (durante i quali Apple potrà continuare a importare i dispositivi interessati dal verdetto.)

Come da programma, la decisione della ITC non ha mancato di sollevare polveroni. Il brevetto della discordia, infatti, non è un brevetto qualsiasi, bensì un SEP (standard-essential-patent), ovvero un brevetto in cui viene descritta una tecnologia fondamentale per raggiungere un attuale standard tecnologico. Solitamente, questo tipo di brevetti vengono concessi in licenza a un costo minimo, ma Apple sostiene che Samsung abbia proposto un contratto di licenza esagerato, che imponeva all’azienda californiana di pagare il 2,4 % del prezzo di vendita medio dei dispositivi in oggetto. In questo senso, l’attitudine della ITC è in contrasto con quella della FTC e della Commissione Europea, che hanno invece sottolineato come questa strategia sia in sostanziale contrasto con gli interessi dei consumatori.

Lo scenario è ormai quello di una guerra senza esclusione di colpi, e di questo passo le due aziende rischiano di ottenere solamente di indebolirsi a vicenda, aprendo spiragli per altri competitor che fino ad ora hanno aspettato nelle retrovie. Tuttavia, sebbene non si veda ancora alcuna luce in fondo al tunnel, c’è chi è convinto che tra Apple e Samsung presto finirà tutto a tarallucci e vino.

Oggi c’è un grande fermento intorno alle tecnologie display, come ad esempio gli schermi flessibili” è l’opinione di Will Stofega , analista IDC “Samsung ha dimostrato che è in grado di fare cose che nessun altro può fare, e questo potrebbe riavvicinare i due contendenti. Apple sarebbe un buon partner, data l’enfasi che pone sui display. Potrebbe finire così: ‘D’accordo, ci odiamo, ma abbiamo bisogno l’uno dell’altro’.

Una sorta di ritorno alle origini, quando Apple e Samsung si grattavano la schiena a vicenda. Ancora una volta, a decidere sarà il mercato. Se la guerra termonucleare tanto voluta da Steve Jobs si rivelerà sconveniente per entrambe le parti (cosa probabile), la profezia di Stofega potrebbe avverarsi.

 

I più letti

avatar-icon

Fabio Deotto