Pepsi Cola
Samuel Burt @iStock
Tecnologia

Perché Pepsi farà uno smartphone

Il popolare marchio di bevande americano darà il suo brand in licenza a un costruttore cinese di telefonini. Ecco i motivi

Tutto grasso che "cola", verrebbe da dire. Quello dei telefonini intelligenti è un mercato che ingolosisce tante aziende, non solo Apple, Samsung e i classici vendor di tecnologia. Lo dimostra, e in maniera anche piuttosto eclatante, la notizia di un possibile smartphone griffato Pepsi.

Secondo quanto dichiarato dal sito Mobipicker, il telefono - nome in codice Pepsi P1 - verrebbe prodotto solo per il mercato cinese e avrebbe specifiche "decenti ma non elevate" (display da 5,5 pollici, fotocamera da 13 megapixel, batteria da 3000 mAh). In ogni caso, è opportuno precisarlo, Pepsi Co non produrrebbe fisicamente il telefono ma si limiterebbe a metterci il marchio, sfruttando opportuni accordi di licenza.

Ma per quale motivo un produttore di “cola”e altre bevande dovrebbe infiliarsi un mercato così affollato e nel quale tutto sommato non ha alcuna competenza? Si tratterebbe di un puro accordo commerciale per lo sfruttamento del marchio. Pepsi, in buona sostanza, non avrebbe nessuna intenzione di guadagnarci dalla vendita del telefono nudo e crudo, ma sa bene che il suo brand ha un valore tale da aumentare l’appetibilità di qualsiasi prodotto, anche di un telefono. Soprattutto se, come sembrerebbe, l’oggetto in questione è solo l’ennesimo telefonino Android Made in China.

Ci sarebbe poi il vantaggio, indiretto, di veicolare la propria immagine sfruttando un oggetto di largo consumo. Al momento non è dato sapere come verrebbe attuata la "brandizzazione" del dispositivo (se ci sarà solo una personalizzazione della “carrozzeria” o se le modifiche investiranno anche la parte interna con contenuti e servizi ad hoc), di certo un accordo di questo tipo porterebbe il marchio Pepsi nelle tasche (e non più solo nelle tavole) di molte persone. Sempre che - ma questa è un’incognita tutta da valutare - il Pepsi P1 abbia i numeri necessari per sfondare.

L’azienda di newyorkese, va detto, non è nuova a un certo genere di iniziative. Lo scorso anno, sottolinea Reuters, la società si era resa protagonista di un paio di iniziativa del genere, di cui una con una altro produttore di tecnologie (Bang & Olufsen).

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Roberto Catania

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