Passereste da iPhone ad Android (o viceversa?)
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Tecnologia

Passereste da iPhone ad Android (o viceversa?)

Considerati eterni rivali e su mondi diversi, in realtà i due sistemi si equivalgono. Ecco la prova

Nel migliore dei casi vi daranno degli eretici. Eppure nella vita di ognuno può capitare di fare una pazzia del genere e passare da iPhone ad Android, o viceversa. Per i fedelissimi della Mela il solo pensiero invia numerosi brividi lungo la schiena, causa tachicardia e senso di disorientamento. Ma lo stesso può valere per chi ha sposato la causa del robottino verde. Per entrambi è impossibile immaginare la vita nei panni dell’altro e non a caso il web è pieno zeppo di siti e forum dove i fan di Apple e quelli Android si scontrano giornalmente.

Ma cosa succede, realmente, quando si passa da una piattaforma all’altra? Sono numerosi i casi in cui non si riesce nemmeno a tenere in mano il telefono avversario per più di 24 ore , oppure chi dopo sei mesi è riuscito addirittura a trovare dei pregi al sistema operativo concorrente: “E’ difficile da spiegare. L’iPhone ha uno schermo più piccolo, non ha una batteria rimovibile e un bel po’ di opzioni in meno di quelle che ho trovato usando il Galaxy S4 – ha scritto un fan di Apple – ma una cosa è chiara. Cupertino si è concentrata sul fare una sola cosa, nel miglior modo possibile, cioè realizzare un gran telefono con grandi app. Ed è ciò che mi ha reso felice quando l’ho riscoperto dopo la prova”.

Leggendo le varie testimonianze che si possono trovare in rete, quello che è certo è che il passaggio, da un sistema operativo all’altro, non è mai semplice. Proprio ieri Luke Westaway, giornalista di Cnet , ha pubblicato un lungo articolo in cui spiega come, secondo la sua esperienza, quella differenza che si crede sia tanto marcata tra iOS e Android, in realtà non c’è. “Non dico che si sia raggiunta una perfetta parità – ha scritto – le due piattaforme sono ancora molto diverse. Ma quando penso a qualche anno fa, è palese che iOS e Android si siano mossi lungo una stessa strada, spesso influenzati l’uno dall’altro”.

A cercare di convincere gli utenti c’ha provato anche Eric Schmidt, fondatore di Google assieme a Sergey Brin, che a novembre dello scorso anno aveva scritto un lungo post su Google+ con i motivi per cui le persone dovrebbero abbandonare iOS e passare ad Android, con i passaggi fondamentali per farlo. Probabilmente a muovere Schmidt verso un post del genere è stata la Consumer Intelligence Research Partners (CIRP) che proprio a novembre del 2013 aveva analizzato il trend di mercato, riscontrando come fossero di più gli utenti Android che avevano deciso di passare a iOS che il contrario.

Alla fine sono poche le cose che contano: app preferite (praticamente uguali sulle due piattaforme), fotocamera, GPS, Wi-Fi, LTE, al massimo NFC. Per un nuovo utente la scelta non è ardua, peggio. “Mi serve un telefono per Facebook” – “A me uno per chattare su WhatsApp” – “Ho bisogno di uno smartphone per leggere e modificare i documenti”. Chi dei due fa meglio l’una o l’altra cosa? Dove lo indirizzereste voi? Scommettiamo che chiunque avrebbe i suoi dubbi nel consigliare un amico o famigliare verso il migliore acquisto. Lo stesso consiglio che avrete chiesto voi, prima di iscrivervi ad uno dei due club esclusivi.

 

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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