I Nokia Lumia si ricaricheranno con la musica

CC Chapman @ Flickr

Tecnologia

I Nokia Lumia si ricaricheranno con la musica

Un team di scienziati inglesi, in collaborazione con Nokia, ha sviluppato una tecnologia che consente di trasformare in energia la musica, i rumori ambientali e persino le voci umane

All'Università Queen Mary di Londra due ricercatori stanno sviluppando una nuova tecnologia che consentirebbe di ricaricare il proprio cellulare sfruttando i rumoriambientali che lo circondano. A spingere Steve Dunn e Joe Briscoe verso questa bizzarra soluzione è stata una ricerca , pubblicata lo scorso novembre, che dimostrava come la performance di alcuni pannelli solari potesse essere influenzata positivamente dall’esposizione di suddetti pannelli a musica in diffusione.

La ricerca in questione era stata condotta dall’Imperial College di Londra e aveva dimostrato, tra le altre cose, che le nanobarre di ossido di zinco contenute in alcune celle fotovoltaiche potevano essere ulteriormente sfruttate diffondendo rumori e suoni anche a bassa intensità (75 decibel, l’equivalente di una strada trafficata) e, cosa curiosa, che l’esposizione dei pannelli a musica pop (caratterizzata da frequenze più alte) era in grado di aumentare la performance fotovoltaica in maniera sensibilmente maggiore (fino al 40% in più) rispetto alla musica classica.

Questo effetto è reso possibile dalle proprietà intrinseche dell’ossido di zinco, materiale che è in grado di trasformare le vibrazioni indotte da suoni e rumori in energia elettrica grazie a una proprietà nota come piezoelettricità .

Così, Dunn e Briscoe, in collaborazione con Nokia , hanno sviluppato un dispositivo (per ora chiamato semplicemente “nanogeneratore”), che è in grado di produrre 5 volt sfruttando unicamente voci, musica e il rumore di un ambiente. Si tratta sostanzialmente di un foglietto di plastica ricoperto di nanobarre di ossido di zinco (sufficientemente piccolo e sottile da immaginare un'integrazione in uno smartphone), e rappresenta un primo incoraggiante passo verso un futuro in cui la componente sonora dell’energia che l'uomo disperde ogni giorno possa essere parzialmente riutilizzata per alimentare dispositivi portatili.

Per ora, il team si mantiene cauto sulle prospettive aperte da questa nuova tecnologia, ma è ragionevole ipotizzare che fra non molto saremo in grado, se non di ricaricare il nostro telefonino a un concerto rock o allo stadio, di mantenerne il livello di carica senza problemi.

 

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Fabio Deotto