Lg G Pro 2, il phablet si fa largo
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Lg G Pro 2, il phablet si fa largo

Più grande, più potente e più ricco di funzionalità esclusive: così la casa coreana prova a insidiare il primato di Samsung e del suo Galaxy Note

Fra i vari obiettivi della divisione mobile di Lg ce ne sono due particolarmente sentiti. Il primo è ovviamente quello di farsi largo nell’affollatissima arena dei produttori di smartphone. Il secondo è battere gli “odiati” vicini di casa di Samsung. Fatte queste debite premesse si capisce perché ci siano molte aspettative intorno al nuovo G Pro 2, un terminale che avrà il compito di difendere l’onore della casa in un settore – quello degli smartphone extra-large – in cui Samsung è leader indiscusso grazie al successo del Galaxy Note.

Si tratta, come è facile intuire dalla denominazione, del secondo capitolo del phablet secondo Lg, un terminale inizialmente atteso per il Mobile World Congress di Barcellona ma svelato con qualche giorno di anticipo probabilmente per non finire risucchiato nel vortice degli annunci dei prossimi giorni. La società coreana non ha stravolto l’idea originaria del dispositivo – un Android-phone dalle dimensioni e dalle prestazioni generose – ma ha lavorato sul piano “muscolare” per fare presa soprattutto sulla frangia degli utenti evoluti. Rispetto al G Pro crescono le dimensioni (da 5,5 a 5,9 pollici), le prestazioni (sotto il cofano gira un processore quad-core Snapdragon 800 da 2.26GHz con 3GB di RAM), un nuovo altoparlante (che promette un miglioramento del 30% delle prestazioni audio) e un nuovo obiettivo fotografico da 13 megapixel (ora stabilizzato e in grado di registrare filmati 4K). L’unica voce a non crescere è quella relativa allo spessore che anzi è stato ridotto (da 9,4 a 8,7 millimetri).

Nessun cambiamento anche per ciò che riguarda la scelta del sistema operativo, sempre e stabilmente nelle mani di Android, qui nella sua ultima release (Kit Kat); Lg non ha comunque rinunciato alle sue personalizzazioni software. La più interessante – almeno sulla carta – si chiama Knock Code, un’alternativa al classico PIN per il blocco/sblocco del terminale che utilizza un algoritmo intelligente per consentire il tocco multiplo dello schermo, anche quando questo è spento. Fra le altre feature è da segnalare la possibilità di suddividere lo schermo in due finestre per abilitare la doppia navigazione in simultanea, la funzionalità Mini View (per ridurre virtualmente la grandezza del display da 3,4 a 4,7 pollici e consentire l’utilizzo a una mano) e l’innesto di una modalità denominata Burst Shot per catturare fino a 20 foto in continuo e fonderle all’occorrenza in un'unica mini-clip.

Come il suo predecessore, anche il nuovo G Pro 2 debutterà inizialmente sul mercato domestico e in alcuni Paese asiatici per poi arrivare nel resto del mondo. Non ci sono al momento indicazioni per ciò che riguarda il prezzo.

 

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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