iWatch, Apple fa sul serio e schiera 100 designer
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iWatch, Apple fa sul serio e schiera 100 designer

Le indiscrezioni sul misterioso orologio Apple ormai si sprecano, oggi una nuova fonte rivela che lo smartwatch di Cupertino è già in fase di sviluppo. Nel frattempo un brevetto introduce una prospettiva più ampia, strizzando l'occhio all' "internet delle cose"

Prima o poi chiunque, quando è preso di mira, finisce per sbottare. Persino un algido cocchiere come Tim Cook. Ieri mattina, nella cornice della Goldman Sachs Technology and Internet conference, ha voluto rispondere a tutti quelli che da un anno a questa parte accusano Apple di aver perso slancio creativo: “Non sono mai stato così determinato a promuovere l’innovazione Apple.

Ma per dare sostegno alle sue parole, Tim Cook ha bisogno di presentare al mercato un prodotto veramente innovativo, qualcosa che non sia una nuova iterazione di iPhone, iPad o iPod, e il candidato più probabile pare essere uno smart-orologio, il misterioso progetto che molti hanno già cominciato a chiamare iWatch. A proposito: è appena arrivata, fresca fresca, una nuova indiscrezione che va a consolidare la prospettiva di un orologio made in Cupertino.

In un report pubblicato oggi da Bloomberg, viene citata una fonte che sostiene che Apple abbia schierato la bellezza di 100 designer, tra cui molti che in passato avevano lavorato allo sviluppo di iPhone e iPad, che avrebbero da poco portato a termine la fase di sperimentazione. Questa voce segue a stretto giro quella diffusa prima del weekend (dal Wall Street Journal e dal New York Times) riguardante la possibilità che il futuribile orologio con la mela morsicata venga prodotto in vetro flessibile .

Insomma, c’è ormai ragione di credere che non solo l’iWatch sia un progetto in fase di lavorazione, ma che Apple abbia intenzione di farlo debuttare entro breve, possibilmente già nel 2013. Del resto, per quanto Tim Cook faccia lo spaccone, da settembre il valore delle azioni Apple è calato di circa il 30%, e gli azionisti chiedono a gran voce un nuovo prodotto, un colpo di scena, qualcosa che possa tranquillizzare le borse sulla quantità di benzina che ancora riposa nel serbatoio creativo Apple.

Abbiamo già spiegato come la scelta di uno smart-orologio si sposi bene con la potenziale, imminente diffusione di dispositivi connessi indossabili . Ma a giudicare da una tecnologia da poco brevettata da Apple, i piani di Cupertino potrebbero avere una portata più ampia. In un brevetto chiamato “Personal items network, and associated methods”, Apple descrive il progetto di una rete di oggetti fisici interconnessi e connessi in Rete che consentano, grazie alla presenza di una serie di sensori, di tenere traccia di “temperatura, umidità, agenti chimici, battito cardiaco, pressione, stress, peso, fattori ambientali e fattori di pericolo.” Oltre a fungere da estensione indossabile del proprio smartphone (o tablet), dunque, un iWatch potrebbe rappresentare il primo passo verso l’interconnessione di oggetti Apple legati alla quotidianità, ma anche uno strumento ideale, tra le altre cose, per chi abbia la passione del self-tracking, o per chi voglia iniziare a sperimentare nuove tecniche di monitoraggio dei parametri fisiologici a scopi sanitari.

A quanto pare, dunque, Apple sta puntando molto su questo progetto. Ma riuscirà a reinventare l’orologio come ha reinventato il telefono? Staremo a vedere.

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Fabio Deotto