iPhone, Barack Obama non può usarlo. Troppo poco sicuro
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Tecnologia

iPhone, Barack Obama non può usarlo. Troppo poco sicuro

Alla domanda: Perché non hai un iPhone? Il Presidente degli USA ha risposto che non gli è permesso, per ragioni di sicurezza. Nel frattempo si scopre che l'NSA controlla 5 miliardi di accessi geolocalizzati ogni giorno

Qualcuno se lo sarà chiesto, negli anni passati, qualcuno con abbastanza tempo libero da interessarsi ai gusti del Presidente degli USA in fatto di tecnologia: ma perché BarackObama non si piglia uno smartphone all’ultimo grido? Perché si ostina a tenere quel BlackBerry? Insomma, le sue figlie si portano in giro gingilli Apple da anni, lui stesso ha un iPad, allora perché non prendersi anche un iPhone 5S?

Mi rendo conto che possono sembrare domande triviali. Lo sarebbero, se non fosse che Obama ha risposte tutt’altro che triviali per questo tipo di interrogativi. Ieri, mentre era impegnato a raccontare la sua riforma sanitaria a una platea di giovani, qualcuno si è azzardato a chiedergli perché non avesse un iPhone. Obama ha risposto che a lui piacerebbe anche avere un iPhone, ma non gli permettono di averne uno per questioni di sicurezza.

Una risposta che presta senz’altro il fianco a un fuoco incrociato di sberleffi, soprattutto considerando l’enorme polverone che il caso NSA ha sollevato sulle principali aziende hi-tech, tra cui la stessa Apple; ma che risulta particolarmente curiosa alla luce delle nuove rivelazioni emerse in queste ore.

Ieri, il Washington Post ha reso pubblica una delle più sconcertanti rivelazioni sull’operato dell’NSA. A quanto pare, l’agenzia americana mette a registro 5 miliardi geolocalizzazioni ogni giorno. In parole povere: ogni volta che uno delle centinaia di milioni di apparecchi sotto la lente dell’NSA si connette a un hot-spot Wi-Fi, a una rete cellulare o invia la propria posizione tramite GPS, l’agenzia archivia la connessione nel suo database, avendo così modo di tenere traccia degli spostamenti di milioni di persone e di ricostruire una mappa piuttosto accurata delle relazioni tra i vari utenti.

La strada che facciamo ogni giorno può rivelare una quantità straordinaria di informazioni sull nostre relazioni professionali, intime e politiche.” ha commentato Catherine Crump, avvocato membro dell’American Civil Liberties Union Speech, Privacy & Technology Project “Il governo dovrebbe concentrare la propria sorveglianza sugli individui sospettati di un crimine, non assemblare database enormi registrando gli spsotamenti di un numero spropositato di persone innocenti.

Ora, la tentazione di concludere che Barack Obama abbia paura della sua stessa agenzia di sicurezza, è forte. Ma la cosa più probabile è che a spingere il suo staff a sconsigliargli un iPhone sia stato il livello di sicurezza garantito dagli smartphone Apple. Nonostante infatti già iOS6 avesse ricevuto la certificazione necessaria a introdurre iPad e iPhone negli uffici governativi, il livello di sicurezza garantito non è ancora sufficiente a finire nel taschino del Presidente.

A dirla tutta, l’unico tipo di dispositivo che ha ricevuto la certificazione necessaria è il BlackBerry, a cui Obama è legato sin dal 2009. Una magra consolazione per un’azienda che versa da tempo in condizioni critiche.

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Fabio Deotto