L'iPhone 6 potrebbe funzionare (anche) a energia solare
(www.solio.com @ Flickr)
Tecnologia

L'iPhone 6 potrebbe funzionare (anche) a energia solare

Se il prossimo iPhone sarà davvero così sottile come si dice, il merito potrebbe essere di una tecnologia di alimentazione ad energia solare integrata in un cover screen di zaffiro

Siete già stanchi della pioggia di indiscrezioni che scroscia attorno al prossimo misterioso esemplare della famiglia iPhone? Mettevi pure il cuore in pace, che siamo solo all’inizio. Si è parlato di dimensioni, di funzionalità, di materiali, di sensori biometrici, quello di cui ancora non si è parlato allo sfinimento, è la questione batteria. Ma ecco che, per dare un calcio d’inizio a questa settimana semi-invernale, arriva la preconizzazione che nessuno s’aspettava: l’iPhone 6 potrebbe integrare materiale fotovoltaico in un display di zaffiro, e ridurre così le dimensioni della batteria.

Non si tratta di una vera e propria indiscrezione, piuttosto è il risultato di un calcolo operato da Matt Margolis su Seeking Alpha e basato alcuni dati di fatto, tra cui:

1. Apple ha depositato dei brevetti in cui viene descritto un sistema per alimentare dispositivi mobile tramite celle fotovoltaiche.
2. Apple ha assunto ingegneri specializzati in film sottili con un’esperienza nel campo del solare.
3. Apple ha firmato un contratto da 578 milioni di dollari con GT Advanced Technologies per una fornitura di cover screen in zaffiro.

L’interesse di Apple verso l’energia solare non è niente di sorprendente, soprattutto dopo che la scorsa estate l'azienda ha annunciato di stare per aprire un data center alimentato tramite fotovoltaico. Quello di cui parla Margolis però è qualcosa di diverso. Se le sue previsioni sono corrette, l’asso nella manica del prossimo iPhone sarà proprio il cover screen in zaffiro che, per natura e conformazione, si presta bene a ospitare del materiale fotovoltaico che consentirebbe di ricaricare (parzialmente) il telefonino semplicemente lasciandolo a portata di luce (un po’ come avveniva con le vecchie calcolatrici, il principio non è molto differente.)

Inoltre, un cover screen in zaffiro consentirebbe ulteriori miglioramenti dell’esperienza utente, tra i quali un disaccoppiamento tra il Touch ID e l’home button, con la possibilità concreta di rendere l’intera facciata del telefonino un sensore biometrico funzionante.

Insomma, se il prossimo iPhone sarà davvero così sottile come si dice, il merito potrebbe essere di una tecnologia di alimentazione ad energia solare integrata nel cover screen. Considerando quanto la variabile batteria sia importante per i consumatori, una simile caratteristica potrebbe risultare decisiva.

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Fabio Deotto