Huawei P9
Tecnologia

Huawei P9, lo smartphone con una Leica (anzi due) come fotocamera

Sul nuovo top di gamma della casa cinese ben due obiettivi firmati dal popolare brand della fotografia professionale

Verso una nuova generazione di camera-phone
Va detto che il nuovo Huawei P9 è un prodotto che sa farsi notare anche per altre "sciccherie": c'è un efficiente lettore di impronte digitali, una tripla antenna virtuale per la connettivtà senza buchi su reti cellulari e WiFi, un nuovo file system in grado di ridurre la frammentazione della memoria (ed evitare quindi la degradazione delle performance) e un sistema di ricarica rapida capace di offrire il quantitativo di energia necessaria per 5 ore di chiamata già dopo soli 10 minuti di collegamento alla presa di corrente.

Ma, è evidente, si tratta di elementi che passano quasi in secondo piano rispetto al piatto forte offerto dalla premiata ditta Huawei-Leica, la doppia fotocamera per l'appunto. "Abbiamo combinato la nostra esperienza nel settore degli smartphone e delle telecomunicazioni con la forza di un marchio iconico della fotografia professionale", spiega a Panorama.itWalter Ji, President of Huawei Consumer BG, sottolineando il valore aggiunto che un marchio come Leica può offrire a tutti quegli utenti che non si accontentano del solito cameraphone punta-e-scatta.

Prezzi da 599 euro
Per capire se la scelta strategica di Huawei sarà accolta con favore dal grande pubblico non bisognerà aspettare molto. Il nuovo P9 arriverà sul mercato a partire dalla metà di aprile; poco più avanti (maggio) sarà la volta della versione XL del telefono (Huawei P9 Plus), seguito a ruota da quella “alleggerita” (P9 Lite, atteso per il mese di giugno).

Quanto ai prezzi, Huawei ha fatto sapere che saranno di 599 euro per il P9 e di 749 euro per il P9 Plus. Cifre importanti, non c'è che dire, ma giustificate in parte dalla presenza a bordo di un marchio - Leica - le cui produzioni sono in vendita oggi a prezzi dai 6.000 euro in su.

Huawei P9
Roberto Catania
Richard Yu, CEO di Huawei, presenta il nuovo P9

da Londra

Come si migliora un oggetto già piuttosto evoluto come lo smartphone? L’impressione è che gli upgrade tradizionali non siano più sufficienti per fare colpo sull’utenza. Nell’anno 2016 qualsiasi telefonino top di gamma (e anche qualche bel modello di fascia media) rasentano ormai la perfezione: un paio di core in più sul processore e qualche spolverata di pixel qua e là ormai non fanno più notizia. No, occorre alzare l’asticella di qualche tacca in più, cercando soluzioni estreme, soprattutto per quelle applicazioni che fanno la differenza. La fotocamera, per esempio.

Solo così si può capire perché Huawei abbia deciso di presentarsi sul mercato con un telefono dotato di addirittura due obiettivi posteriori: è il nuovo P9, modello che rilancia le ambizioni della casa cinese nel segmento più nobile della telefonia mobile, quello per intenderci dove oggi si sfidano competitor del calibro di iPhone 6S e Samsung Galaxy S7. La soluzione non è completamente inedita per chi conosce la letteratura del genere, già in passato si sono visti esperimenti più o meno riusciti basati sul concetto di “dual camera”, ma in questa occasione Huawei può contare sulla presenza di un alleato di rango, Leica.


Il marchio tedesco, artefice di quelle che a detta di molti sono le Ferrari delle macchine fotografiche, è il passepartout attraverso cui Huawei conta di fare breccia nel cuore dei fotografi più esigenti.

Huawei P9: le immagini

Due occhi per vedere meglio
I due obiettivi Leica innestati sul nuovo P9, ha spiegato Huawei nel corso dell’evento di lancio presso la Battersea Evolution di Londra, agiscono in maniera separata: uno cattura i colori mentre l’altro acquisisce tutti i dettagli dell'immagine. L'immagine risultante, ottenuta dalla combinazione fra le due "viste" separate, promette una qualità migliore, sia a livello di luminosità, sia per ciò che riguarda nitidezza e gamma dinamica. Ma non solo. Le due fotocamere lavorano insieme anche per leggere la profondità, come fossero gli occhi di un uomo.

Significa, in buona sostanza, che il P9 può mettere a fuoco un soggetto in primo piano lasciando lo sfondo più morbido e sfocato, quello che in gergo tecnico si definisce effetto bokeh. I primi scatti di prova che abbiamo potuto realizzare immediatamente dopo la presentazione del telefono sembrano essere di buon auspicio.

Huawei P9, i primi scatti di prova

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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