HTC One, il cellulare diventa ancora più smart
Tecnologia

HTC One, il cellulare diventa ancora più smart

Doppio altoparlante sul frontale, fotocamera a prova di scarsa luminosità e altri piccoli preziosismi di serie nel nuovo modello di punta della casa taiwanese

da Londra

Anticipo londinese di Mobile World Congress firmato HTC, che a una manciata di giorni dal calcio d’inizio della fiera mondiale della telefonia mobile ha organizzato un evento ad hoc per presentare il suo nuovo cavallo di battaglia: l’HTC One. Un gioiellino che, dopo una prima rapida prova, non può lasciare indifferenti: il design è davvero magro (lo spessore scende fino a 4 millimetri), è leggero (pesa appena 143 grammi), i menu corrono fluidi (il processore Quad-Core fa il suo dovere) e lo schermo da 4,7 pollici è un trionfo di colori e nitidezza. Schermo di dimensioni importanti in scia, ma nemmeno troppo, con quello che il nuovo trend dei «telefononi» impone.

Chiaro che i limiti fisici e funzionali del design del comparto della telefonia mobile sono quelli che sono, dunque non ci si può abbandonare a entusiasmi eccessivi, ma va dato atto alla casa taiwanese di avere cercato una sua strada, un linguaggio in parte inedito per dire la sua in un settore in cui la concorrenza è spietata e i modelli tendono ad assomigliarsi davvero tutti. E a parlare non sono state tanto le frasi a effetto del Ceo Peter Chou, salito sul palco davanti a una sala strapiena promettendo di «rinvigorire l’esperienza» degli smartphone, «presentando qualcosa che cambierà il modo con cui usiamo il telefonino». A piacere sono quei tocchi di fino che rendono l’HTC One un prodotto interessante, con delle precise caratteristiche distintive.

A cominciare dal doppio altoparlante sul lato frontale, che consente di ascoltare le canzoni in stereo con un amplificatore dedicato, parlare in vivavoce o fruire di contenuti multimediali con una qualità accettabile anche senza ricorrere a un paio di cuffie. Ancora, niente di clamoroso, ma la prova che si è dato ascolto a quelle che sono le esigenze degli utenti. Il nome, evocativo, è BoomSound. Esagerazioni da slogan a parte, l’esperienza senza collegare via Bluetooth un diffusore esterno sarà meno mortificante.

Tutta da scoprire invece la nuova interfaccia che è una personalizzazione del sistema operativo Android. Tra le hit c’è BlinkFeed, una sorta di hub in cui confluiscono gli aggiornamenti dei social network e di fonti di notizie che reputiamo interessanti. Così nello stesso luogo possiamo sempre tenere d’occhio cosa è davvero importante per noi. Ripensata la fotocamera, per offrire una luminosità superiore, giura il produttore, del 300 per cento rispetto ai diretti competitor. Chicca niente male HTC Zoe, un incrocio tra un Instagram dei video, un sistema di montaggio facile da usare, un programma di fotoritocco per eliminare elementi molesti in un’immagine oppure moltiplicare più volte un dettaglio che ci piace o inserire una colonna sonora piacevole. Niente che diverse app combinate insieme non siano in grado di fare, ma trovarsi tutto di serie non dispiace, così come una funzione che trasforma lo smartphone in un telecomando per la Tv.

Disponibile da marzo e lanciato in contemporanea in 80 Paesi, numero senza precedenti per l'azienda, l'HTC One sembra avere davvero le carte in regola per ritagliarsi una sua nicchia di mercato e, perché no, suonare qualche nota nuova sullo spartito un po' monotono degli smartphone.

Twitter: @marmorello

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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