HTC Desire Eye: se la fotocamera frontale vuole la parità di diritti
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HTC Desire Eye: se la fotocamera frontale vuole la parità di diritti

Nel nuovo smartphone taiwanese, l'obiettivo anteriore ha la stessa risoluzione (e le stesse risorse) di quello posteriore. Vediamolo da vicino

C’era una volta la fotocamera anteriore, un piccolo obiettivo, diciamo pure un po’ sfigato, che si usava sporadicamente per fare le videochiamate. Poi vennero i selfie - o meglio, la mania dei selfie - e tutto il mondo si accorse che quel brutto anattroccolo situato proprio sopra il display poteva in realtà offrire tante cose. Una in particolare: la capacità di immortalare i momenti personali senza costringerti a fare troppe acrobazie.

Ma che la metamorfosi della fotocamera frontale si sia definitivamente completata lo abbiamo realmente capito oggi dopo aver visto il nuovo HTC Desire Eye, che è poi il primo smartphone dotato di un obiettivo frontale con pari “diritti” rispetto alla corrispettiva unità principale. Proprio così. HTC ha capito che è giunto il momento di equiparare le prestazioni delle due fotocamere, sia in termini di risoluzione sia per quanto riguarda le risorse associate.

Due fotocamere praticamente uguali
Il risultato è un telefono con due fotocamere, posteriore e anteriore, pressoché identiche: stesso sensore BSI da 13 megapixel, stesso flash dual-led, stesso autofocus, stesse funzionalità a corredo. Proprio la parte software rappresenta uno dei fiori all’occhiello del Desire Eye rispetto ai normali terminale Android stock. HTC ha lavorato di cesello, integrando un’interfaccia proprietaria (HTC Eye Experience) che integra al suo interno alcune interessanti feature fotografiche. Fra queste vale la pena sottolineare le funzionalità Inquadra Volto (per mantenere il viso perfettamente incorniciato nello schermo durante le videochiamate), Condividi Display (per portare le funzionalità desktop all’interno delle video chat effettuate con lo smartphone), Doppia Registrazione (per combinare foto e video effettuati con la fotocamera frontale e posteriore), Voice Selfie (per azionare la fotocamera o la videocamera frontale attraverso comandi vocali) e Includimi (per ritagliare il selfie o il video registrato con la fotocamera frontale e collocarlo al centro della scena catturata dalla fotocamera principale).

Non solo foto
Se la fotocamera frontale rappresenta il pezzo pregiato della dotazione del Desire Eye, il resto delle risorse non passa comunque inosservato. Il nuovo portacolori della collezione HTC di fascia media si presenta infatti con un processore Qualcomm Snapdragon 801, un supporto di connettività 4G, uno schermo Full HD da 5.2 pollici e un sistema audio BoomSound con tre microfoni dedicati alla registrazione di qualità.

Il nuovo HTC Desire Eye arriverà sul mercato nelle prossime settimane. Il prezzo, per il momento, non è stato ancora rivelato, ma è probabile un posizionamento a metà strada fra il Desire 820 e il top di gamma HTC One M8.

HTC Desire Eye, le foto

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Roberto Catania

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