Google Glass: in arrivo gli eventi live
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Google Glass: in arrivo gli eventi live

La prima app è Livestream che trasmette contenuti via web. Dite addio al telecomando

Basta dire “Ok, Glass, Livestream ” per entrare in una dimensione parallela che farà sembrare il TV Led di casa quasi inutile. Si tratta dell’ultima trovata studiata apposta per gli occhialini di Google: una serie di app che permetteranno di godere di contenuti video attraverso i Glass di Google, in qualsiasi momento della giornata senza bisogno di essere seduti davanti ad un televisore.  Può sembrare una banalità ma in questo modo Google cerca di accaparrarsi un tipo di utenza finora rimastofuori dal discorso del device “cool” ma poco utile alla vita di tutti i giorni.

Facciamo un esempio: un giovane smanettone comprerà i Google Glass per leggere le mail, navigare sul web, magari per aggiornare Google Plus. Se però prova ad utilizzarli un papà o uno zio non se ne trova un reale vantaggio. Avviate Livestream, lasciate che li mettano sul naso et voilà, si aprirà un mondo di intrattenimento visivo senza precedenti. L’azienda, famosa per offrire una piattaforma di canali video di vario genere e gusto, ha annunciato l’applicazione per Google Glass , che è già disponibile per i fortunati possessori dei famosi occhialini.

Anche se Livestream è nato, prima di tutto, come sito per permettere a chiunque di andare in onda con i propri video, con il tempo è diventato molto famoso e in grado di offrire contenuti in streaming di un certo livello, tra cui eventi musicali e sportivi. Livestream è così versatile che può essere considerato almeno in due modi: strumento al servizio del cosiddetto “citizen journalism” per riprendere fatti in diretta e in prima persona e come nuovo canale di produzione e pubblicazione di video, non solo amatoriali ma sempre di più professionali.

La possibilità di utilizzare i Google Glass per entrambi i target apre prospettive interessanti. Immaginate di stare seduti sul divano di casa a guardare il concerto della vostra band preferita e di poter cambiare visuale dal cantante al batterista, fino a entrare nella folla, tra il pubblico (dove potrebbe esservi un membro della troupe con i suoi Glass in registrazione). O anche una partita di calcio da vivere attraverso gli occhi dell’arbitro, del team a bordo campo o dai giornalisti in tribuna stampa. Insomma, una volta superato l’ostacolo delle licenze sarà tutto possibile. Senza telecomando.

 

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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