BeMyEye, ecco la app che paga chi la usa
Tecnologia

BeMyEye, ecco la app che paga chi la usa

Basta eseguire piccoli compiti, come raccogliere semplici informazioni oppure scattare una foto

Da tempo la rete ha dimostrato che l’Italia è piena di giovani e meno giovani disposti a fare piccoli lavori per pochi euro: traduttori, insegnanti, grafici, segretari on line e così via. Sarà la crisi, la classica creatività nostrana o la semplice necessità di arrotondare lo stipendio, comunque questo fenomeno è in continua accelerazione. E ora si trasferisce anche in mobilità, sugli smartphone: merito di app come BeMyEye, che si scarica gratuitamente da iTunes e non richiede nessun abbonamento per funzionare. Anzi, fa l’opposto, permette a chi la usa di guadagnare del denaro.

Il nome dice già tutto. Siamo chiamati a essere gli occhi di alcune aziende, non per svolgere complicate mansioni di marketing, ma compiti semplicissimi: controllare che in determinati punti vendita ci siano degli espositori, dei prodotti in promozione o dei volantini; rilevare prezzi al mercato sotto casa o in un centro commerciale. E ancora, sfruttando in pieno le capacità tecnologiche del melafonino, scattare fotografie a edicole e negozi affinché la casa madre possa accertarsi che un venditore stia eseguendo le istruzioni e le direttive di un allestimento alla lettera; fino alla verifica delle condizioni di un immobile, della segnaletica stradale, dello stato di alcune affissioni.

Il funzionamento è molto semplice. Basta far partire la app e, grazie al meccanismo della geolocalizzazione, vedere quali lavori sono disponibili nei dintorni della propria posizione. A quel punto è sufficiente recarsi nel luogo indicato, portare a termine correttamente il compito e ricevere l’accredito della somma, che può essere prelevata tramite Paypal, per un minimo di 10 euro. BeMyEye ha senso, per dire, per la mamma che va a fare la spesa e può guadagnare cinque euro semplicemente controllando che un prodotto sia stato piazzato al posto giusto. Ma anche per chi, dotato di buona volontà e con parecchio tempo libero, accumulando un incarico dietro l’altro – specie quelli di particolare urgenza che hanno una remunerazione maggiore – può inventarsi un mestiere temporaneo, mettere a frutto una giornata improduttiva semplicemente usando il proprio iPhone.

BeMyEye è una startup operativa da nemmeno un anno e che si propone di fare da ponte, di fornire una piattaforma affidabile e veloce a quelle società che hanno bisogno di effettuare delle rilevazioni sul territorio e spenderebbero uno sproposito incaricandosene direttamente. Dunque decidono quanto investire per ogni lavoro – in media siamo tra i 7 e i 9 euro – digitano gli indirizzi rilevanti e chi si trova nell’area viene anche allertato con una notifica quando c’è bisogno del suo occhio.
   
Per le aziende c’è la sicurezza che l'indagine sia effettuata a regola d’arte, visto che è possibile richiedere di allegare foto o video. Significa che non c’è soggettività, ma la certezza di visualizzare sullo schermo quelle informazioni di cui si ha bisogno. Mentre per l’utente c’è la possibilità di guadagnarci su. Dopo le app che fanno bene alla salute, ecco quella che fa bene al portafoglio

Twitter: @marmorello

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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