Apple Watch: ecco come si batte
Apple
Tecnologia

Apple Watch: ecco come si batte

Dal design alla durata della batteria: ecco in che modo i rivali storici di Apple possono competere contro il nuovo smartwatch di Cupertino

L’iPhone è lo smartphone più venduto del mondo. L’iPad è il tablet più venduto del mondo. E il Watch? Prepariamoci, potrebbe essere un altro successo planetario.

C’è sempre una probabilità molto alta che ogni nuovo gadget sfornato da Apple possa attrarre a sé un gran numero di consumatori. Ecco perché pubblico e addetti ai lavori sono pronti a scommettere: l’orologione della Mela sarà il fenomeno tecnologico del prossimo anno.

Eppure c’è anche chi pensa che questa volta le gerarchie saranno differenti. Perché al contrario dei gadget appena citati, lo smartwatch non l’ha inventato Apple. E mentre gli ingegneri di Cupertino lavoravano sullo sviluppo del loro personalissimo orologio, la concorrenza ha già avuto tempo e modo di sondare i gusti degli utenti e trarne importanti indicazioni.

Allo stato attuale ci sono almeno cinque aspetti che potrebbero fare la differenza e indurre gli utenti a cercare alternative al Watch, soprattutto nel mondo Android. Vediamoli insieme

1. DESIGN
La tecnologia ha un ruolo decisivo ma non basta. Perché a differenza dello smartphone, un oggetto che si nasconde nel taschino o nel vano di una borsa, lo smartwatch è qualcosa decisamente più fashion, non fosse altro perché si indossa. La palma di smartwatch più bello del reame potrebbe dunque andare a chi saprà leggere meglio i gusti stilistici degli utenti. In questo senso sembrano già esserci due fazioni ben distinte: quelli che vogliono un orologio rettangolare (come il nuovo Apple Watch o il Samsung Galaxy Gear) e quelli che lo preferiscono tondo (come il Motorola 360 o l’Lg G Watch R). Qualcuno ha altre (buone) idee?

INDIPENDENZA DALLO SMARTPHONE
Se del punto di vita estetico il dibattito è fra il tondo e il quadrato, sul piano tecnico la questione è più complessa. C’è soprattutto un punto su cui si concentrano i dubbi dei potenziali acquirenti: meglio uno smartwatch legato al telefono (come l’Apple Watch, appunto, ma anche il Moto 360 e l’Lg GWatch) o uno totalmente indipendente, capace cioè di brillare di luce propria grazie a una seconda Sim integrata (è il caso del Samsung Galaxy Gear S)? Il dibattito resta aperto, ed è ancora presto per dire quale soluzione sia la più efficace. Ma di certo si può dire fin d’ora che si tratta di una scelta di campo che può spostare molti "voti".

BATTERIA
Nell’annunciare il suo nuovo Watch, Apple non ha fatto alcun riferimento alla durata della batteria. Forse, sostengono i maligni, per nascondere un’autonomia non proprio esaltante del suo dispositivo. Probabile, come peraltro ha confermato un portavoce di Cupertino, che il Watch dovrà essere ricaricato a fine giornata utilizzando l’apposito caricatore induttivo. Di sicuro la longevità sarà una delle discriminanti all’acquisto. Perché in fondo ogni buon proprietario di orologio si aspetta che il suo prezioso compagno da polso riesca quantomeno a completare il giro delle lancette.

APPLICAZIONI
Battere Apple sul fronte delle applicazioni è da sempre un’impresa piuttosto ardua. Piaccia o meno, la società di Cupertino è sempre riuscita a mettere i propri sviluppatori nelle condizioni di partorire tante, tantissime applicazioni. E alcune davvero mirabili. L’annuncio di una piattaforma ad hoc per il mondo Watch sembra preludere a una nuova infornata di titoli di successo ma sulla carta la concorrenza non parte battuta. Attraverso Android Wear, ad esempio, Google ha già fatto capire di essere pronta a ospitare un’ecosistema di applicazioni molto ricco e variegato e lo stesso sta facendo Samsung con Tizen (il sistema operativo che equipaggia il Galaxy Gear S e altre soluzioni della sua collezione). Ecco perché gli sviluppatori potrebbero essere il vero ago della bilancia.

PREZZO
Quella del prezzo è tradizionalmente una delle leve chiave per attrarre utenti. E avrà un peso non indifferente anche nel settore degli smartwatch. Il quadro sembra già piuttosto definito, con il cartellino del Watch fissato a 350 dollari (di partenza) e la concorrenza a farsi largo nella fascia fra i 200 e i 300 euro. Prepariamoci dunque all’ennesima battaglia delle tariffe, con Apple nel ruolo del brand premium e i produttori Android pronti ad ammiccare a tutti gli utenti che prediligono le soluzioni a costi più contenuti.

 

I più letti

avatar-icon

Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

Read More